Questa sera, alle 20:00 ore italiane, la Federal Reserve pubblicherà il Beige Book, un documento molto importante che fornisce indicazioni sulla valutazione delle condizioni economiche da parte dei responsabili della banca centrale statunitense. A seguire, sono attesi tra oggi e venerdì alcuni importanti dati macro, che verranno attentamente esaminati dalla Fed in vista della prossima riunione di politica monetaria. Focus anche sui discorsi di diversi membri del Fomc, in primis il presidente Jerome Powell (venerdì). Ecco tutte le informazioni sul Beige Book e sugli altri appuntamenti in calendario, oltre alle previsioni per il meeting del 12-13 dicembre.
Cos’è il Beige Book e quali informazioni contiene
Il Beige Book è il nome colloquiale con cui ci si riferisce al “Summary of Commentary on Current Economic Conditions by Federal Reserve District”, una revisione qualitativa delle condizioni economiche pubblicata otto volte all’anno dalla Fed.
Ognuna delle 12 banche regionali nelle quali si articola l’istituto nazionale conduce interviste con leader aziendali locali, economisti, banchieri della propria regione e altri partecipanti al mercato, contribuendo con un capitolo dedicato al Beige Book, che a sua volta è suddiviso in diverse sezioni.
Quando viene pubblicato il Beige Book e quali informazioni contiene
Il Beige Book viene pubblicato otto volte all’anno, due settimane prima di ogni riunione del Federal Open Market Committee (Fomc), l’organismo della Fed che stabilisce gli obiettivi di politica monetaria e di tasso di interesse.
È considerato uno degli strumenti più preziosi a disposizione del comitato per prendere decisioni chiave sull’economia ed è accessibile al pubblico dal 1985 (oggi, attraverso il sito web della Fed).
Il report delinea le condizioni dell’economia nazionale, compresi aspetti come il ritmo delle attività commerciali locali, nonché l’occupazione e le condizioni di assunzione per ciascuno dei 12 distretti.
Ogni rapporto mira a caratterizzare i cambiamenti del quadro economico rispetto a quello precedentemente pubblicato e descrive nel dettaglio l’impatto di fattori economici come i prezzi delle materie prime, l’inflazione e i tassi di cambio. Il Beige Book è un utile complemento ad altre forme di dati economici regionali, perché include informazioni raccolte sia formalmente sia informalmente tra i distretti.
Perché il Beige Book è importante per la Fed
L’analisi del Beige Book consente ai membri del FOMC di capire al meglio come si stanno comportando i settori chiave nelle diverse parti degli Stati Uniti e valutare se le condizioni generali giustifichino cambiamenti nella politica monetaria a livello nazionale.
Ad esempio, se nel rapporto ci sono segnali di rallentamento in diversi distretti della Fed, i membri del FOMC potrebbero decidere di implementare misure finalizzate a stimolare la crescita economica.
I dati macro più rilevanti in programma in questi giorni
Oltre al Beige Book, questa settimana è ricca di report macroeconomici e interventi di banchieri centrali, importanti per valutare lo stato dell’economia a stelle e strisce.
Fra i dati spicca il deflatore PCE core di ottobre in uscita domani, una misura chiave per valutare se l’inflazione stia proseguendo il percorso di rallentamento auspicato dalla Fed. Le stime degli analisti sono per una variazione annua del 3,5%, in calo rispetto al 3,7% del mese precedente.
Oggi è attesa la seconda lettura del Pil annualizzato del terzo trimestre, domani sono in calendario le richieste di sussidi di disoccupazione e i numeri su reddito e spesa personale, mentre venerdì sono previsti gli indici Pmi e Ism manifatturiero. Ieri la fiducia dei consumatori è salita più delle attese, trainata dalla componente prospettica.
Focus su Powell e altri membri della Fed
Ieri, però, a rubare la scena è stato il membro votante della Fed Christopher Waller (ritenuto un ‘falco’, ovvero favorevole ad una politica monetaria più restrittiva) che ha sottolineato i segnali di rallentamento dell’inflazione e non ha escluso la possibilità di eventuali tagli dei tassi entro la prima metà del prossimo anno se la crescita dei prezzi continuerà a raffreddarsi.
I mercati hanno invece snobbato le dichiarazioni di Michelle Bowman (anche lei membro votante del Fomc), favorevole ad un altro rialzo del costo del denaro laddove fosse necessario per frenare l’inflazione.
Prima che scatti il blackout period, nel quale gli esponenti della banca centrale non potranno più parlare pubblicamente (dal 2 al 14 dicembre), l’attenzione si focalizzerà soprattutto sul discorso di venerdì sera di Jerome Powell, presidente della Fed.
Gli operatori sperano di ottenere indicazioni sulle prossime mosse dell’istituto, mentre i future sui Fed Funds prezzano un taglio dei tassi di 25 punti base entro maggio con una probabilità del 58% (fonte Bloomberg). Nessun movimento atteso nella prossima riunione, in calendario il 12 e 13 dicembre.