Economia

Campi flegrei: l’evacuazione costerebbe 30 miliardi l’anno all’Italia

L’1% del PIL dell’Italia e 30 miliardi di euro in fumo, bruciati in un battito di ciglia dalle tonnellate di lava che verrebbe riversata sul territorio circostante in caso di un’eruzione ai Campi Flegrei. La stima emerge da una ricerca dell’IRISS (Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo) basata sui Piani di emergenza della Protezione Civile, vediamo tutto nell’analisi.

I costi dell’emergenza

In particolare, nel caso in cui il peggio si verificasse per davvero, un’evacuazione improvvisa e repentina in zona flegrea risulterebbe impensabile e costosissima, così come previsto dai Piani di emergenza, stimata in oltre 30 miliardi di euro l’anno, con un danno economico sul PIL di almeno l’1%. Senza contare il disagio e la crisi economica che ne conseguirebbero. La stima è stata fatta dall’IRISS prendendo spunto da quelli che sono i Piani di emergenza della Protezione Civile, che spiegano nel dettaglio come verrebbe affrontata l’evacuazione delle zone geograficamente più esposte ai Campi Flegrei. Il rischio vulcanico in Campania coinvolge in totale circa 3 milioni di persone, situate entro 15-20 chilometri da una possibile eruzione, questo perché i vulcani attivi sono tre: i Campi Flegrei per l’appunto, il Vesuvio e Ischia.

Rivedi l’intervista all’esperto di INGV

Insomma, i rischi (anche economici) per l’Italia sui Campi Flegrei sono notevoli, ne abbiamo parlato in esclusiva con Stefano Carlino, Responsabile monitoraggio gravimetrico di INGV. Rivedi qui l’intervista integrale all’esperto.