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Robotica: cinque ragioni per investire

Sessant’anni fa, un gigantesco braccio robotico faceva la sua prima comparsa nelle catene di montaggio automobilistiche nel New Jersey, negli USA. Questo segnava l’inizio dell’era dei robot industriali, concepiti inizialmente per sollevare pesanti carichi e automatizzare la produzione di parti metalliche per auto. Oggi, i robot non sono più limitati alle catene di montaggio, ma si integrano sempre più nella vita quotidiana, persino negli investimenti e nella consulenza finanziaria. Motivo per cui Peter Lingen, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management, ha analizzato cinque motivi per sfruttare la “nuova” robotica come tema di investimento.

Partiamo dai numeri e dalla fotografia dello stato attuale: a livello globale, ci sono circa 3,5 milioni di robot, non solo capaci di assemblare automobili, ma anche di svolgere compiti domestici come passare l’aspirapolvere, consegnare la spesa e persino giocare a tombola con le nonne. L’industria robotica, tuttavia, sta entrando in una fase ancora più dinamica della sua evoluzione, guidata dai progressi tecnologici in intelligenza artificiale e semiconduttori sempre più potenti.
La carenza di manodopera, l’invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di automazione stanno spingendo questa nuova generazione di macchine sofisticate. Gli investitori dunque vedono opportunità interessanti in questo contesto, sostenute da forti tendenze di crescita che vanno oltre il campo dei robot stessi. Di seguito i cinque temi principali che emergono come motori chiave per il settore della robotica nei prossimi anni.

Re-shoring e Near-shoring

Le sfide nelle catene di approvvigionamento, evidenziate dalla pandemia di COVID, dalle tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina e dalla guerra in Ucraina, stanno spingendo governi e aziende a riportare la produzione sul territorio nazionale (re-shoring) o nelle immediate vicinanze (near-shoring). Ciò alimenta la richiesta di robot industriali, attrezzature e soluzioni software per l’automazione.
L’industria dei semiconduttori è uno dei settori chiave interessati dal trend del re-shoring, soprattutto a causa dell’importanza sempre più vitale dei semiconduttori e di altre tecnologie correlate, nonché delle preoccupazioni per la sicurezza nazionale. La costruzione di fabbriche di semiconduttori è uno dei principali obiettivi del pacchetto di spesa federale per le infrastrutture pari a 550 miliardi di dollari emanato da Washington, con incentivi simili approvati da diverse nazioni e unioni economiche.

Uomo più macchina: cobot industriali

I robot per la catena di montaggio sono da tempo un punto fermo nell’industria, ma i robot collaborativi, che lavorano autonomamente e in stretto contatto con le persone, stanno guadagnando popolarità. Ci si aspetta che il mercato globale dei cobot raggiunga i 6,8 miliardi di dollari nel 2029 (dai soli 1,2 miliardi di dollari del 2022, con un tasso di crescita annuo composito – CAGR – di circa il 34%), trainato da carenze di manodopera, inflazione salariale, progressi tecnologici e tecnologie sempre meno costose. I cobot sono sempre più diffusi tra le piccole e medie imprese (PMI) e tra i produttori di veicoli elettrici, che rappresentano già un’importante area di crescita con l’abbandono delle auto tradizionali da parte di molti Paesi impegnati a raggiungere gli obiettivi “net zero”.

Quota di cobot sul totale delle installazioni di robot industriali, %
[/media-credit] Quota di cobot sul totale delle installazioni di robot industriali, % – Fonte: World Robotics, 2023. Dati relativi al periodo dal 01/01/2017 al 31/12/2022

Software di efficientamento

La crescita dell’automazione, sia in ambito domestico che industriale, dipende dal software. Storicamente, il software industriale (utilizzato per far funzionare i macchinari) operava secondo un modello basato su acquisto, installazione e conseguente utilizzo a tempo indeterminato. Oggi si va affermando un modello che considera il software come un servizio (SaaS, software as a service), attraverso il quale le aziende pagano un canone di abbonamento per utilizzare il software memorizzato nel cloud o in un ambiente ibrido. Il mercato dei software industriali potrebbe arrivare a oltre 250 miliardi di dollari entro il 2027, il che rappresenterebbe un CAGR del 15%. Questo dovrebbe portare a un incremento dell’efficienza in tutto il processo, dalla progettazione e simulazione del prodotto, all’invio del progetto in fabbrica o al partner di produzione, ottimizzando così l’intera catena di approvvigionamento. Le soluzioni basate su cloud aiutano a ridurre i costi e le difficoltà di gestione del software stesso, oltre a consentire la centralizzazione dei dati. Inoltre, l’analisi dei dati cresce di pari passo al forte aumento dei dati generati. Sempre più popolare diventa anche l’automazione dei processi aziendali, l’utilizzo di soluzioni software per aumentare la produttività dei “colletti bianchi”. In più, i progressi nell’intelligenza artificiale consentono alle aziende di utilizzare grandi quantità di dati per migliorare l’efficienza operativa.

Intelligenza Artificiale e calcolo sono l’impulso moderno della robotica

Macchinari sempre più sofisticati richiedono maggiore potenza di calcolo e di elaborazione dati. L’Intelligenza Artificiale è particolarmente esigente in termini di risorse e richiede grandi quantità di dati e potenza di elaborazione per creare nuovi contenuti, vale a dire di semiconduttori più sofisticati. I produttori di processori di calcolo sembrano essere i beneficiari naturali dell’espansione dell’Intelligenza Artificiale, tuttavia, i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) richiedono anche altri tipi di chip in grado di incrementare la capacità di memoria e la larghezza di banda. I chip di memoria, calcolo e archiviazione rappresentano il grosso delle vendite di semiconduttori. I chip di memoria (“DRAM”) e di archiviazione (“NAND Flash”) vengono utilizzati principalmente per memorizzare dati e istruzioni, mentre i chip di elaborazione (come ad esempio il “CPU” principale di un computer o il “GPU” che accelera le operazioni grafiche) vengono utilizzati per eseguire il calcolo e l’elaborazione dei dati in tempo reale. Importanti per la filiera dei semiconduttori sono anche le aziende di automazione della progettazione elettronica (EDA), che forniscono soluzioni software per i progettisti di chip. Il livello di innovazione e integrazione dell’Intelligenza Artificiale nei software consente ai creatori di chip di accelerare la fase di progettazione e di migliorare la potenza e l’efficienza di calcolo. Inoltre, i progressi compiuti nell’Intelligenza Artificiale dovrebbero dare una spinta alle prospettive delle aziende produttrici di apparecchiature per semiconduttori. Queste forniscono strumenti in grado di produrre microchip più piccoli, più veloci, più economici, più potenti e più efficienti dal punto di vista energetico. Gli impianti di produzione di semiconduttori (noti come “fab”) sono tra le fabbriche più automatizzate al mondo e, a loro volta, richiedono un uso crescente di processi di Intelligenza Artificiale per migliorare rendimento e produttività.

La robotica nella guida autonoma

Inizialmente, i robot venivano utilizzati per costruire automobili. Oggi, però, sempre più spesso sono i robot stessi a guidarle. Ci vorrà ancora qualche anno prima che auto, camion e autobus del tutto privi di conducente arrivino sul mercato di massa. Tuttavia, sperimentazioni in condizioni operative sono già in corso in tutto il mondo (San Francisco, Pechino, Shanghai, Phoenix). L’azienda del gruppo Alphabet, Waymo, ad esempio, ha già percorso milioni di chilometri su strade pubbliche (e alcuni miliardi in simulazione) e da oltre un anno propone corse senza conducente ai residenti di San Francisco. I veicoli autonomi sono già in parte una realtà, grazie all’introduzione di diversi sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) nei più recenti modelli di auto. Con il crescere della loro diffusione e sofisticazione, aumenterà anche la domanda di semiconduttori. Secondo una ricerca condotta da Gartner, si prevede che entro il 2031 ogni auto conterrà semiconduttori per un valore di 1.550 dollari, in aumento rispetto ai soli 665 dollari del 2021.

In conclusione, l’integrazione di robotica e automazione sta crescendo a un ritmo accelerato, guidata da innovazioni in diversi settori, in primi l’intelligenza artificiale. Questa tendenza non solo offre opportunità di investimento nelle aziende produttrici di robot, ma anche in quelle che forniscono componenti cruciali per la robotica come semiconduttori e software. La robotica e l’automazione sono dunque destinate a crescere più rapidamente dell’economia in generale, in quanto capaci di aumentare la produttività, ridurre i costi e contribuire a risolvere le sfide legate alla carenza di manodopera in tutto il mondo.