Dopo l’esonero di Rudi Garcia, il Napoli deve ingranare subito la marcia giusta. Walter Mazzarri si trova di fronte all’onere impegnativo di ottenere risultati positivi, su espressa richiesta del presidente De Laurentiis. In parte c’è riuscito con la vittoria contro l’Atalanta, ma la sconfitta negli ultimi minuti contro il Real e quella netta contro l’Inter ha fatto alzare qualche sopracciglio e soprattutto danneggiato il valore di una rosa che già con l’allenatore francese era scesa e che invece l’anno scorso aveva raggiunto vette record. Con Garcia, i giocatori hanno sperimentato fluttuazioni nei loro valori di mercato, simili a un’altalena tra salite e discese.
Quanto hanno perso i giocatori del Napoli
Seppure il Napoli sia ancora la squadra con il valore più alto su Transfermarkt (587,75 milioni, contro i 563,35 dell’Inter), negli ultimi tempi i valori dei giocatori si sono modificati.
Perfetto esempio di questa dinamica è rappresentata dal calciatore Eljif Elmas. Durante l’estate, il Napoli lo valutava a 35 milioni di euro, ma attualmente, dopo essere stato trascurato da Garcia e con un contratto in scadenza nel 2025, il suo valore economico è sicuramente diminuito. Su Transfermarkt viene valutato infatti 26 milioni.
Caso simile è quello di Victor Osimhen: a luglio sarebbe stato ceduto “solo” per 200 milioni, come disse De Laurentiis, ma è difficile pensare che la storia sia riproponibile tra la situazione contrattuale (scadenza 2025), il trend della squadra e i meno goal segnati rispetto all’anno scorso, due in meno. Su Transfermarkt la cifra è comunque altissima, di 120 milioni, la più alta del campionato e al quinto posto al mondo.
L’altro caso emblematico è Jesper Lindstrom: un investimento di 30 milioni che, durante i cinque mesi con Garcia, ha ottenuto solo una presenza da titolare contro il Lecce il 30 settembre, seguita da apparizioni sporadiche. In Champions League, ha totalizzato solamente dodici minuti in quattro giornate: un investimento in parte disperso. Su Trasnfermakr il prezzo è ancora molto alto, 28 milioni, ma è difficile che si possa vendere un giocatore a tale cifra un giocatore che ha giocato appena 173 minuti. La sfida ora è valorizzare un giocatore che ha faticato a trovare spazio, cercando di far emergere il suo potenziale nelle prossime sfide.
Per Khvicha Kvaratskhelia, assieme a Osimhen il giocatore che l’anno scorso ha cambiato a suon di goal e assist il volto della squadra, la valutazione sul sito non è cambiata rispetto al campionato scorso, che resta sempre 85 milioni. Ma se l’anno scorso le big europee manifestavano interesse per il talento georgiano offrendo cifre sopra i 100 milioni, quest’anno è probabile che la cifra sarà più bassa. Colpa della gestione del giovane, messo in un ruolo non suo e fatto partire più di una volta dalla panchina, soprattutto nella partita contro l’Empoli terminata con una sconfitta e con l’esonero di Garcia.
Questa situazione non è solo una questione tecnica, è una sfida che Mazzarri è chiamato ad affrontare e risolvere. La palla è ora tra le mani dell’allenatore, tocca a lui invertire questa tendenza e ristabilire il valore del giocatore e, di conseguenza, della squadra.
Il valore della rosa passa dalla qualificazione in Champions
Indubbiamente, la svolta cruciale in questa situazione è rappresentata dalla Champions League. Solo l’accesso agli ottavi, per iniziare, apporterebbe ulteriori 9,6 milioni di euro, a cui si aggiungono i ricavi dei risultati (2,8 milioni per la vittoria, 900 mila euro per il pareggio), e successivamente quelli derivanti dagli stessi ottavi (incassi e altre entrate).
La qualificazione alla Champions League 2024-2025, poi, costituisce di base un valore di 60 milioni di euro. Se si sommano tutti questi elementi, da giocatori a bonus per la coppa attuale, Mazzarri si accorgerà di avere tra le mani un affare del valore di 500 milioni di buoni motivi per dare una svolta alla situazione.