La notizia era tra quelle più attese dagli investitori di tutto il mondo. Ieri sera, intorno alla 22 italiane, la Sec (la Consob americana) ha dato il via libera contemporaneo a 11 domande per la quotazione di Etf fisici sul prezzo spot del Bitcoin. Tra queste spiccano quelle di Blackock, la principale società di gestione a livello mondiale e quella della joint venture di Ark Investiment della celebre Cathy Wood e 21shares, asset manager di criptovalute.
Bitcoin, i potenziali effetti della decisione
Per capire l’importanza di questa decisione abbiamo parlato con André Dragosch, head of research di ETC Group, società partner di HANetf. Ma qual è il potenziale effetto sul prezzo dell’approvazione da parte della Sec ad un ETF spot su Bitcoin?
Secondo Dragosch “un buon punto di partenza per rispondere a questa domanda è la sensibilità della performance del Bitcoin ai flussi globali di ETP. I dati più recenti degli ultimi 6 mesi indicano che le variazioni dei flussi globali degli ETP sul Bitcoin sono state in grado di spiegare circa il 20% della variazione del prezzo del Bitcoin. Inoltre, la sensibilità del Bitcoin a questi flussi ETP è stata di circa 6,75, il che suggerisce che un aumento del +1% degli asset globali degli ETP Bitcoin è stato mediamente associato a una performance settimanale del Bitcoin del +6,75% – un numero molto significativo”.
Vediamo dei numeri per capire il potenziale impatto. Ora, l’ammontare aggregato di AuM degli ETF negli Stati Uniti si aggira intorno ai 7.627 miliardi di dollari, di cui 6.013 miliardi di dollari sono investiti in attività di rischio come le azioni, secondo i dati dell’ICI – Investment Company Institute Americano.
Per gli analisti di HANetf, nell’ipotesi che il 20% degli investitori prenda in considerazione un investimento di questo tipo e destini il 3% del proprio gestito al Bitcoin, l’ammontare potenziale di nuovi capitali che entrano nel mercato sarebbe di circa 36,1 miliardi di dollari (6.013 miliardi di dollari * 20% * 3%).
In confronto, il mercato globale degli ETP su Bitcoin ammonta attualmente a soli 41,3 miliardi di dollari (dato alla fine del 2023). Pertanto, un afflusso di circa 36,1 miliardi di dollari implicherebbe un aumento di circa l’87% degli AuM – quasi un raddoppio delle masse in gestione degli ETP Bitcoin globali. Se si ipotizzasse una sensibilità ai prezzi mediamente pari a 1 a 1, si tratterebbe di un impatto potenziale sui prezzi pari a circa +87% nel medio termine”.
Gli analisti sottolineano che questo è probabilmente un numero conservativo, poiché il Beta della performance del Bitcoin rispetto a questi flussi di fondi è talvolta aumentato fino a un fattore 20, come è accaduto durante il mercato toro del 2021.
Va inoltre ricordato che a volte altri fattori non osservati potrebbero essere più importanti. Come sempre, la correlazione non è causale.
In ogni caso, questa quantità di capitale non entrerà in Bitcoin da un giorno all’altro. Ci vorranno molti mesi prima che gli investitori inizino a migrare verso questi ETF di nuova emissione.
Il Bitcoin potrebbe raggiungere i 100.000 dollari
Sebbene l’approvazione sia molto positiva per il prezzo del Bitcoin, è probabile che gran parte delle aspettative siano già state prezzate ed è probabile che si assista a un evento “sell the news” dopo un breve rialzo. Secondo gli analisti di Bitpanda nel lungo termine la maggiore liquidità e il volume più elevato porteranno a un aumento del prezzo del Bitcoin e potrebbero anche contribuire a ridurre la volatilità. La liquidità aggiuntiva nel sistema proveniente dagli Stati Uniti, insieme ad altri fattori come l’imminente dimezzamento del Bitcoin in aprile o un possibile calo dei tassi di interesse di riferimento, potrebbe portare a un prezzo del Bitcoin a sei cifre nel lungo termine. È molto probabile che il Bitcoin possa superare la soglia dei 100.000 dollari già quest’anno.