Economia

Auto elettriche non convincono i tedeschi, produttori tagliano pesantemente i prezzi

Le auto elettriche non convincono i tedeschi, che continuano a considerarle non solo costose ma anche poco adatte all’uso quotidiano. Non è dunque un caso che, terminata la stagione degli incentivi, le principali cause automobilistiche tedesche abbiano messo mano al listino prezzi, ritoccandolo pesantemente al ribasso.

Sembrerebbe questa l’unica strada per invogliare i consumatori a comprare. Le statistiche d’altronde parlano chiaro: solo il 13% dei tedeschi dichiara che preferirebbe un’auto elettrica per il prossimo acquisto (sondaggio di Deloitte). Una persona su due vuole acquistare un motore a combustione mentre la restante parte potrebbe prendere in considerazione un’auto ibrida.

Big tedeschi dell’auto mettono mano al listino prezzi

Di fronte a questo scenario tutt’altro che roseo per il mercato delle e-auto, ai big tedeschi dell’auto non è rimasta altra strada se non quella di tagliare i prezzi. A segnalarlo è un articolo pubblicato sull’Handelsblatt (Hb), che cita i corposi sconti offerti dai leader di mercato.

“Volkswagen offre sconti fino a 7.700 euro sui suoi modelli ID.4 e ID.5, mentre Dacia, fornitore low-cost di Renault, sta riducendo i prezzi di 10.000 euro”, ha segnalato il quotidiano economico, aggiungendo che la competizione sta interessando anche il segmento “premium” in cui Tesla mette “sotto pressione” Mercedes, Bmw e Audi.

Verso un 2024 debole per le vendite di e-auto

Tutto questo avviene mentre le stime parlano, per il il 2024, di una possibile riduzione delle delle vendite di auto elettriche nella forchetta compresa tra 50.000-100.000. D’altronde, nonostante Volkswagen, Bmw e Mercedes costruiscano auto elettriche da quasi un decennio, nove auto vendute su dieci funzionano ancora a benzina e diesel.

Segnali di insofferenza nei confronti delle auto elettriche arrivano anche dalla classe politica. Il sindaco di Amburgo, Peter Tschentscher – stando a indiscrezioni stampa – sembrerebbe volersi sbarazzarsi della sua auto blu elettrica, una Mercedes EQE 500da 120.000 euro, perché non riuscirebbe a fare il tragitto dalla città anseatica a Berlino andata e ritorno.

Germania: riconversione degli impianti continua

Va detto che, nonostante le numerose ombre, la decisione dell’Ue di eliminare gradualmente il motore a combustione nel 2035 resta comunque centrale in Germania: lo scorso anno, anche se solo grazie a generosi incentivi all’acquisto, l’industria tedesca delle quattro ruote ha venduto più auto elettriche che diesel, con un’auto nuova su cinque a trazione elettrica.

Alle nuove politiche di Bruxelles si sono adeguati tutti i principali produttori: la Bmw ha comunicato che, dal 2027, produrrà solo veicoli completamente elettrici nel suo stabilimento principale di Monaco di Baviera, diventando in questo modo la prima casa automobilistica tedesca a convertire completamente all’auto elettrica il proprio impianto produttivo più importante. Sulla stessa linea che Audi, che smetterà di sviluppare motori a benzina e diesel nel 2026 e l’ultimo motore a combustione sarà venduto nel 2033.

Italia: domani ripartono gli incentivi auto

Mentre in Germania si chiude il sipario degli incentivi auto, in Italia si parte il 23 gennaio, con un primo assaggio. In attesa del decreto che disciplinerà gli incentivi per il 2024, sul portale Ecobonus, alle ore 10 di domani ripartiranno tecnicamente gli incentivi auto, con l’apertura delle prenotazioni e il sistema di agevolazioni previste già nel 2023.

Da quanto si legge sul sito, sarà possibile inserire sulla piattaforma Ecobonus le prenotazioni per i contributi per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e – L7e (motocicli e ciclomotori) e N1 e N2 (veicoli commerciali).

Va ricordato, infine, che in Italia le vendite di auto elettriche, pur aumentate del 35% nel 2023, hanno ancora una quota di mercato solo del 4,2%.