A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa trattano in leggero ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio sotto la parita’ per l’azionario.
Gli operatori prendono fiato dopo la nuova corsa dei listini che ha spinto il Dow Jones e l’S&P500 a nuovi massimi storici. Il sell-off della stagione estiva, causato dalle turbolenze nel comparto del credito e dalla debolezza del settore immobiliare, e’ stato dunque interamente annullatto dal recente rally innescato dal taglio del costo del denaro da parte della Fed.
Il rapporto occupazionale favorevole, diffuso lo scorso venerdi’, ha inoltre allontanato la minaccia della recessione rassicurando gli operatori sullo stato dell’economia. Il dubbio maggiore ora riguarda la dinamica dei profitti societari. Domani si entrera’ nel vivo della stagione degli utili con i numeri di Alcoa (AA) (come al solito il gigante dell’alluminio sara’ il primo componente del Dow Jones a riportare la trimestrale). Sara’ importante verificare l’impatto che la recente crisi del comparto finanziario avra’ sulla spesa dei consumatori e sui risultati aziendali.
La giornata odierna sara’ caratterizzata da bassi volumi di scambi. Molti operatori saranno lontani dalle operazioni di trading per via della festivita’ del Columbus Day; il mercato dei bond e’ chiuso. Inoltre non sono previsti in calendario appuntamenti macroeconomici di rilievo.
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La scorsa settimana ha visto i titoli finanziari guidare la strada dei rialzi, con gli investitori fiduciosi sul fatto che il “peggio” della crisi dei mutui subprime sia ormai alle spalle. In mattinata pero’ Merrill Lynch (MER) e’ in difficolta’ a causa del taglio del rating da parte di JP Morgan (JPM). Il titolo perde poco piu’ dell’1%. La stessa JP Morgan e Banc of America (BAC), stando a quanto riportato dal Financial Times, potrebbero comunicare nei prossimi giorni perdite vicine ai $3 miliardi legate al business dei prestiti.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio si muove in territorio negativo. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna novembre sono in calo di 58 centesimi a quota $80.64 al barile. Sul valutario, l’euro perde terreno nei confronti del dollaro, ora a quota 1.4093. In calo l’oro: i futures con consegna dicembre cedono $6.30 a $740.90 all’oncia.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 4.20 punti (-0.27%) a 1566.40.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -2.25 punti (-0.10%) a 2168.50.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 16 punti (-0.11%) a 14140.