Dopo la recente spinta che ha portato il Dow Jones e l’S&P500 a nuovi massimi storici, tra gli operatori a Wall Street e’ tornato a prevalere un atteggiamento di cautela originato dai deludenti aggiornamenti societari. L’indice industriale, pressato dalle deboli performance di Alcoa e Boeing, ha ceduto lo 0.61% a 14078, l’S&P500 lo 0.17% a 1562, il Nasdaq e’ riuscito a guadagnare terreno avanzando dello 0.27% a 2811.
La grande attesa per la trimestrale di Alcoa (AA), con cui si e’ entrati nel vivo della stagione degli utili, si e’ presto trasformata in disappunto quando il gigante dell’alluminio ha comunicato numeri inferiori al consensus nell’after hour di lunedi’. Il titolo ha chiuso la seduta con una perdite del 2.5% circa.
Altre pressioni sono arrivate anche dai profit warning lanciati dal colosso cartaceo International Paper (IP) e da quello petrolifero Chevron (CVX): le due societa’ non saranno in grado di rispettare le stime degli analisti sui risultati del terzo trimestre. Inferiori al consensus, inoltre, i numeri della nota societa’ chimica Monsanto (MON), costretta anche a rivedere al ribasso le stime sui prossimi risultati.
Per Peter Cardillo, chief market economist di Avalon Partners “non mancheranno le sorprese positive, ma il sentiment non e’ dei piu’ ottimisti” in ambito di utili societari. Sara’ interessante valutare l’impatto che le recenti turbolenze del mercato finanziario e la continua debolezza del comparto immobiliare stanno avendo sui profitti delle aziende.
Le stime sono per una crescita media del 3.2% degli utili per le societa’ facenti parte dell’indice S&P500. Appare chiaro il rallentamento rispetto agli scorsi mesi in cui ci eravamo abituati ad una crescita dei profitti a doppia cifra. I comparti che dovrebbero mostare i milgiori risultati sono quelli tecnologico e farmaceutico.
A pesare sull’andamento dell’indice industriale in giornata e’ stata anche la brutta prova del colosso aerospaziale Boeing (BA), in difficolta’ a causa dei problemi riscontrati nelle operazioni di assemblaggio dei nuovi modelli 787 Dreamliner che causeranno ritardi nelle consegne.
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L’unico dato in calendario, il cui effetto sulle contrattazioni e’ stato piuttosto contenuto, ha confermato il basso livello di scorte, cresciute di appena lo 0.1% nel mese di agosto, al di sotto delle attese degli analisti. I dati sulle scorte di greggio verranno diffuse nella giornata di giovedi’ per via della festivita’ del Columbus Day in avvio di settimana. Nonostante le attese di un rialzo dell’indicatore, il petrolio ha continuato a recuperare terreno. I futures con consegna novembre hanno guadagnato $1.04 a quota $81.30 al barile
Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro si e’ spinto al rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e di 1.4145. In progresso anche l’oro: i futures con consegna dicembre sono avanzati di $2.90 a $746.00 all’oncia. In lieve rialzo infine i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.6470% dal 4.6510% di martedi’.