BPER Banca ha chiuso il 2023 con un utile netto consolidato pari a 1,519 miliardi di euro (+4,87%), dopo aver spesato nell’anno 161,2 milioni relativi ai contributi ai fondi sistemici. Prevalgono intanto oggi le prese di beneficio sul titolo: in mattinata le azioni segnano un calo del 3% circa. Resta ampiamente positivo sia il bilancio da inizio anno (+10%), sia quello degli ultimi dodici mesi (+34%).
I dati principali
Entrando nel dettaglio dei conti 2023:
- Il margine di interesse si è attestato a 3,251 mld di euro (+78,1% a/a), in crescita per otto trimestri consecutivi grazie in particolare all’incremento dello spread commerciale conseguente al rialzo dei tassi di interesse, al limitato impatto sul costo dei depositi e al contributo derivante dal portafoglio di investimenti.
- Le commissioni nette sono pari a 2 mld di euro, in aumento del 3,5% a/a.
- La raccolta diretta da clientela si attesta a 118,8 miliardi (+3,4% da fine 2022). Fra i driver principali ci sono le buone performance dei depositi vincolati (+2,1 miliardi), delle obbligazioni (+4,9 miliardi), dei certificates (+1,1 miliardi) e il positivo andamento della raccolta dei pronti contro termine (+2,1 miliardi). I crediti netti verso la clientela sono pari a 88,2 miliardi (90 miliardi i crediti lordi) in calo del 3,2% rispetto al dato di fine 2022.
- L’Npe ratio si è ridotto al 2,4% lordo (1,2% netto) in calo rispetto a fine 2022, mentre per quanto riguarda il costo del credito annualizzato il dato a fine 2023 si attesta a 48 punti base (rispetto a 64 punti base) con livelli di copertura dei crediti deteriorati pari al 52,5%.
- Il Cet1 ratio, infine, è stato pari al 14,5%.
Il 2023 per Bper è stato “un anno da incorniciare”, caratterizzato da risultati che “vanno ben oltre la congiuntura del sistema bancario”e “siamo riusciti a portare a termine tutte le azioni previste dal Piano industriale 2022-2025. Il che significa che alla fine del 2023 noi abbiamo chiuso un piano che doveva finire nel 2025” ha commentato l’amministratore delegato di Bper, Piero Luigi Montani, a commento dei dati 2023 nel corso di una conference call con gli analisti finanziari.
“Per il futuro procediamo ancora sulla base del piano del giugno 2022, e quindi continuiamo a seguirlo- ha aggiunto – Questo piano verrà rivisto quest’anno, è probabile anche abbastanza a breve, dopo il rinnovo del consiglio che scade ad aprile”.
Dividendo sale a 30 centesimi di euro
Il consiglio ha approvato la proposta per la distribuzione di un dividendo unitario in contanti pari a 30 centesimi di euro, che corrisponda a un payout ratio di circa il 30%.
“Mi spiace che lei giudichi il dividendo basso. Siamo partiti con 6 centesimi, poi 12 centesimi e ora 30 centesimi. Avevamo fatto un piano con trend di crescita e pay-out del 50% al 2025, e quindi siamo addirittura in anticipo. È stato calcolato con un certo livello di patrimonializzazione, garantendoci la possibilità di sostenere lo sviluppo della banca, che ha fatto un salto importante. Crediamo di aver fatto buon lavoro” ha detto Montani, rispondendo alla domanda di un analista durante la conference call sui risultati 2023.