Economia

Draghi, report sulla competitività europea all’Econfin di febbraio

Sulla competitività europea, Bruxelles chiama in aiuto Mario Draghi. L’ex presidente del Consiglio parteciperà alla prossima riunione informale dei ministri degli Affari economici e finanziari, che si terrà a Gand dal 22 al 24 febbraio.

Secondo quanto riporta l’Ansa, nella mattinata di sabato 24 febbraio, Draghi, invitato da Vincent van Peteghem, ministro dell’Economia belga alla presidenza di turno del Consiglio dell’Economia Ue, presenterà il lavoro in corso sulla relazione sul futuro della competitività europea.

Le discussioni informali con i ministri dell’Economia e delle Finanze ruoteranno attorno alla questione di come sostenere gli investimenti per la duplice transizione, digitale e verde. L’ex premier italiano, ancora nella fase di consultazione e raccolta di input, raccoglierà le opinioni dei ministri su ciò che è necessario per mobilitare gli investimenti pubblici e privati.

Il report di Draghi per l’Ue

L’Europa rischia di occupare un ruolo di secondo piano se la rotta non verrà invertita. Parte da qui il lavoro che Mario Draghi per rilanciare la competitività dell’Europa rispetto ai due colossi che la affiancano, gli Stati Uniti e la Cina. Un lavoro – secondo quanto riporta l’Ansa  – che si basa su un’ampia raccolta di dati per identificare sia le condizioni generali necessarie a migliorare la concorrenza. Il report esaminerà sia le sfide e sia i punti di forza dell’Europa e formulerà raccomandazioni ove necessario.

Nell’ambito di questo processo vengono raccolti contributi di diverse parti interessate e del mondo accademico su una varietà di argomenti, sotto forma di contributi scritti e incontri con le parti interessate registrate nel registro per la trasparenza. L’obiettivo è pubblicare il rapporto entro la fine del primo semestre 2024.

A questo proposito ricordiamo che, è stato lo scorso settembre, che la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in occasione del suo discorso sullo stato dell’Unione, che aveva chiesto all’ex premier italiano di predisporre in tempi brevi un “rapporto sul futuro della competitività europea”.

Il dossier competitività è d’altronde un chiodo fisso per von der Leyen. E in questo contesto il report di cui stato incaricato Draghi rappresenterà uno strumento d’azione fondamentale. Di fronte ai commissari europei Draghi, lo scorso gennaio, aveva spiegato:

“c’è la necessità di definire una roadmap ampia e dettagliata, che identifichi chiaramente priorità, linee d’azione e politiche da mettere in atto nei diversi settori. L’individuazione di questi percorsi – ha spiegato – riproponendo un approccio a lui caro, non potrà che essere basata su un’analisi accurata dei dati”. Per questo “la relazione sarà’ un esercizio il più possibile aperto: aperto all’ascolto di tutti gli stakeholder rilevanti, aperto ai contributi di tutti coloro che siano interessati a darne, aperto alla ricerca di soluzioni incisive e ambiziose”.