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MACRO & MERCATI: IN CALO I TASSI SULL’ EURIBOR

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

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(WSI) –
In Italia è atteso il dato sulla fiducia dei consumatori che, considerato il rialzo del prezzo del petrolio e la crisi del mercato del credito, potrebbe risultare in calo rispetto al mese precedente.


Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno continuato a scendere sulla scia del calo del mercato azionario europeo. Il ribasso ha interessato soprattutto la parte a medio e lungo termine della curva, causando un ridimensionamento dello spread sul tratto 2-10 anni, che si è portato a 21 pb. Sul mercato monetario l’Euribor a tre mesi sta scendendo pur rimanendo su livelli elevati. Oggi l’attenzione rimarrà focalizzata sull’andamento del mercato azionario e valutario. Sul dieci anni il supporto continua a collocarsi al 4,15%. Negli Usa i mercati sono stati piuttosto volatili con tassi di mercato in ribasso fino al pomeriggio, con rapida successiva inversione e chiusura al rialzo grazie al recupero dei listini azionari Usa.

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I tassi sono saliti soprattutto sulla parte a breve comportando un appiattimento dello spread 2-10 anni da 61 a 55pb. Osservando le opzioni, gli operatori stanno lentamente aumentando le probabilità di un taglio dei tassi di 50pb, sebbene attualmente l’ipotesi prevalente sia quella di un taglio da 25pb. E’ possibile che l’entità dipenderà dall’andamento dei mercati finanziari fino a fine mese. Nel frattempo Evans, nuovo membro votante della Fed, ha dichiarato che la Fed deve stare in guardia contro l’eventualità che, un peggioramento della crisi del settore immobiliare e la volatilità dei mercati finanziari, possano avere impatti fortemente negativi sull’economia reale. Ha infine aggiunto che la crescita sarà debole nei prossimi trimestri, per poi recuperare verso fine 2008, avvicinandosi al livello potenziale del 2,5%. Per oggi sul decennale il supporto si colloca al 4,35%, mentre la resistenza a 4,50%. Non sono attesi dati macro di rilievo.
Infine segnaliamo come ieri le trimestrali Usa siano state contrastanti: ottimi risultati da Apple e Merck, deludenti da Texas Instruments.

Valute: Dollaro in marcato apprezzamento verso Euro dopo aver messo a segno un temporaneo nuovo record intorno a 1,4350 ieri notte. Il ritracciamento è stato molto marcato e rapido raggiungendo un minimo a 1,4127. Una possibile causa potrebbe risiedere nel ‘flight to quality’, cioè durante le forti tensioni della sessione europea (almeno fino al pomeriggio), gli investitori sono ritornati sul biglietto verde ritenendo il recente deprezzamento eccessivo.

Una seconda spiegazione potrebbe risiedere nel movimento dell’Euro/Dollaro condizionato dallo Yen. Fino al primo pomeriggio si sono verificati forti acquisti di Yen su probabile aumento dell’avversione al rischio ed eventuali chiusure di posizioni di carry trading. E’ possibile che in una giornata caratterizzata dall’assenza di dati macro in Europa e Stati Uniti, il mover di mercato sia stata la valuta giapponese, al momento ottimo termometro delle tensioni presenti sui mercati finanziari. Lo Yen comunque dopo un temporaneo apprezzamento, si è poi deprezzato in tarda serata, proseguendo il movimento durante la notte sulla scia del recupero dei listini azionari Usa ed asiatici. Verso Euro sembrerebbe aver trovato un supporto intorno 160,50. La resistenza oggi si colloca a 164,20.

Materie Prime: giornata negativa per le materie prime sulla preoccupazione che il rallentamento della crescita economica ne ridurrà la domanda. In ribasso il greggio Wti dopo che il governo turco ha annunciato che proverà ad utilizzare la diplomazia, prima dell’eventuale azione militare. Forti ribassi tra i metalli industriali, con il rame calato ai minimi delle ultime 5 settimane. Molto penalizzati il piombo (-3,4%) e lo zinco (-2,8%). In ribasso pure i metalli preziosi penalizzati dal rapido recupero del Dollaro. Tra gli agricoli in rialzo il grano (+1,8%) che continua a beneficiare dell’aumento dei dazi russi sulle esportazioni.

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