Pil Giappone: niente recessione tecnica, fine tassi negativi BoJ più vicina. Scivolone Borsa Tokyo
Il Giappone è riuscito a schivare la recessione tecnica, ovvero la caduta del Pil per due trimestri consecutivi. E’ quanto emerge dalla revisione del dato relativo al Pil del quarto trimestre del 2023, pubblicata oggi, che mostra una crescita dell’economia giapponese pari a +0,4% su base annua.
Il dato finale ribalta la lettura preliminare, che aveva indicato invece il mese scorso una contrazione, nell’ultimo trimestre del 2023, pari a -0,4%, per il Pil del Giappone, successiva alla flessione del 3,3% nel terzo trimestre.
Sebbene inferiore alle aspettative di un rialzo dell’1,1% atteso dal consensus di Reuters, il Pil del Giappone ha riportato un trend positivo, fattore che dà il via libera alla Bank of Japan di iniziare a normalizzare la propria politica monetaria, a partire dal prossimo meeting del 18-19 marzo.
D’altronde, le negoziazioni salariali si stanno traducendo in un aumento dei salari che potrebbe portare la BoJ a porre fine in primis alla politica dei tassi negativi (-0,1%).
Su base trimestrale, il Pil del Giappone è salito dello 0,1% rispetto al terzo trimestre del 2023, al di sotto delle stime di un’espansione pari a +0,3%. Il dato preliminare aveva indicato una contrazione pari a -0,8% su base trimestrale. La prospettiva di un imminente rialzo dei tassi di interesse da parte della Bank of Japan affossa la borsa di Tokyo: alle 6.55 ora italiana, l’indice Nikkei 225 cede il 2,6% a quota 38.652,09 punti.
Breaking news
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.
Le borse asiatiche mostrano segnali di crescita con Hong Kong in testa, grazie ai titoli tecnologici. Gli investitori analizzano positivamente i dati sugli utili industriali cinesi, mentre si attendono i risultati PMI. Tra i titoli, Alibaba, JD e Meituan registrano forti guadagni, mentre Nio ed Easou Technology calano.
Volkswagen ha annunciato la vendita delle sue operazioni nella regione cinese dello Xinjiang, luogo di accuse di violazioni dei diritti umani, citando motivi economici e di riallineamento strategico. La decisione coinvolge uno stabilimento a Urumqi e una pista di prova a Turpan, ceduti a un’azienda cinese.
Avvio sottotono per le borse europee e per Piazza Affari, con il Ftse Mib in calo dello 0,5% Focus sul core Pce dopo i verbali della Fed