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Dividendi globali da record nel 2023 trainati dalle banche

Il 2023 è stato un anno da record per i dividendi a livello globale. La distribuzione complessiva ha raggiunto i 1.660 miliardi di dollari, in aumento del 5,6% rispetto al 2022, con un contributo determinante del settore bancario. A livello geografico, gli Stati Uniti hanno inciso maggiormente grazie al loro peso nei mercati mondiali, ma il vero motore della crescita è stata l’Europa. Ecco i principali risultati del rapporto trimestrale sui dividendi di Janus Henderson, società di gestione globale con oltre 80 anni di esperienza.

Dividendi in aumento del 5,6% nel 2023

Il Global Dividend Index di Janus Henderson è uno studio sulle tendenze dei dividendi globali, che fornisce indicazioni utili a orientarsi negli investimenti orientati alla generazione di reddito. L’indice è calcolato in dollari ed è scorporabile per aree geografiche, industrie e settori.

Secondo l’ultimo report, appena diffuso, nel 2023 i dividendi globali hanno raggiunto la cifra record di $1.660 miliardi, con un aumento complessivo del 5,6%. È pari invece al 5,0% la crescita su base sottostante, che tiene conto di vari fattori tra cui l’impatto dei dividendi speciali una tantum e le oscillazioni dei tassi di cambio.

L’anno si è concluso in maniera particolarmente positiva, con i dividendi del quarto trimestre in rialzo del 7,2% su base sottostante, grazie alla solidità di Europa, Regno Unito e Giappone.

Le banche sono il principale motore della crescita 

A livello settoriale, le banche hanno avuto un ruolo di spicco, distribuendo dividendi record nel 2023 e contribuendo per il 50% della crescita su scala globale.

Questo principalmente grazie ai tassi d’interesse più elevati che hanno consentito a molti istituti bancari di aumentare i propri margini di interesse e gli utili, incrementando la remunerazione degli azionisti.

Le banche dei mercati emergenti hanno contribuito in modo particolare all’aumento, anche se quelle cinesi non hanno partecipato al boom dei dividendi del settore.

Le dinamiche negli altri settori

L’effetto positivo registrato dal settore bancario ha compensato quasi interamente i tagli operati nel minerario, i cui profitti sono diminuiti di pari passo con i prezzi delle materie prime.

A parte questi due settori, la crescita è stata incoraggiante in diversi settori, tra cui auto (con un contributo del 12,5% sul totale), servizi di pubblica utilità, software, alimentari e ingegneria, a dimostrazione dell’importanza di un portafoglio diversificato.

A livello globale, l’86% delle aziende ha incrementato i dividendi o li ha mantenuti invariati, ma i profondi tagli operati da sole cinque aziende (BHP, Petrobras, Rio Tinto, Intel e AT&T) hanno ridotto il tasso di crescita sottostante su scala globale di due punti percentuali.

L’Europa cresce del 10,4%

Dal punto di vista geografico, ben 22 Paesi hanno registrato distribuzioni record nel 2023, tra cui Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Canada, Messico e Indonesia.

L’Europa, Regno Unito escluso, è stata uno dei principali motori di crescita dell’anno, contribuendo per due quinti all’aumento globale. Le distribuzioni della regione sono aumentate del 10,4% su base sottostante, raggiungendo la cifra record di $300,7 miliardi.

dividendi annuali per regione

Anche il Giappone ha contribuito in modo determinante, sebbene la debolezza dello yen abbia nascosto parte della forza dimostrata dal 91% delle sue società. Le grandi dimensioni degli Stati Uniti hanno fatto sì che il contributo del Paese sia stato il più significativo alla crescita dei dividendi globali, ma il suo tasso di crescita sottostante del 5,2% è stato in linea con la media mondiale.

In Italia le banche pesano per il 75% nella crescita dei dividendi

Per quanto riguarda l’Italia, come sottolineato da Federico Pons, Country Head per l’Italia di Janus Henderson Investors, “alla fine del 2022 avevamo notato che le distribuzioni in euro erano aumentate soltanto del 29% rispetto al 2009 (anno in cui abbiamo cominciato le nostre osservazioni), e l’aumento in dollari era stato pressoché nullo, con una crescita molto più lenta che nel resto del mondo.”

“La situazione è cambiata nel 2023: i dividendi sottostanti sono saliti del 17,9% segnando il record di 20,1 miliardi di dollari (18,5 miliardi di euro). Le banche italiane hanno contribuito al 75% della crescita e nessuna delle altre aziende italiane nell’indice ha tagliato i dividendi”.

Le previsioni per il 2024

Per quanto riguarda l’anno in corso, le prospettive sono incerte per via dell’effetto ritardato dei rialzi dei tassi e del rallentamento della crescita globale. Ciononostante, Janus Henderson prevede un aumento sottostante dei dividendi pari al 5,0%, quindi simile a quello del 2023, a $1.720 miliardi.

La crescita complessiva è attesa invece in frenata al 3,9%, poiché è improbabile una riconferma dei livelli record di dividendi straordinari una tantum registrati negli ultimi tre anni.

Dal punto di vista settoriale, è prevista una crescita meno rapida delle banche, ma anche un calo meno marcato del minerario, mentre i settori difensivi come sanitario, alimentari e consumi di base dovrebbero continuare a fare bene.