Petrolio: focus su prezzi WTI e Brent dopo attacco Ucraina a raffinerie in Russia
Petrolio sotto osservazione, dopo la notizia di nuovi attacchi sferrati dall’Ucraina contro alcune raffinerie della Russia.
Droni aerei ucraini hanno colpito in particolare una raffineria di proprietà di Rosneft, nella regione di Ryazan, e un’altra raffineria nella regione di Rostov, dopo l’attacco alla raffineria di Lukoil, situata a Nizhny Novgorod, del giorno precedente.
La raffineria di Rosneft a Ryazan, che è la settima più grande della Russia, dista 180 km da Mosca.
L’effetto sui prezzi del petrolio è stato immediato.
Ieri il contratto WTI scambiato a New York è salito del 2,78%, chiudendo a quota $79,72 al barile, mentre il Brent ha messo a segno un rialzo del 2,58%, a quota $84,03 al barile.
Alle ore 7.00 circa, il trend dei prezzi del petrolio è praticamente piatto, con WTI a $79,71 e il Brent scambiato a $84,08.
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Il valore del contratto è di circa 1,2 miliardi di dollari e la quota di Saipem ammonta a circa 1 miliardo.