*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
(WSI) –
In Germania oggi è atteso il dato sulla produzione industriale di settembre atteso in calo soprattutto dopo il forte calo registrato dagli ordinativi industriali dello stesso mese.
Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno registrato un rialzo che ha interessato tutta la curva con lo spread 2-10 anni vicino ai 24 pb. Il rialzo, malgrado i deludenti dati sugli ordinativi industriali tedeschi che hanno evidenziato un calo degli ordinativi esteri penalizzati dalla forza dell’Euro, è da imputare in modo particolare all’andamento positivo delle borse ed al rialzo dei tassi di mercato statunitensi. Oggi oltre ai dati tedeschi, gli operatori attenderanno i dati statunitensi ed i discorsi di alcuni membri della Fed.
Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia della positiva chiusura dei mercati azionari, trascinati in buona misura dal favorevole andamento del comparto energetico. Nel frattempo i timori di allargamento della crisi del credito con annunci di possibili ulteriori svalutazioni di portafoglio da parte di alcune grosse banche Usa, continuano a serpeggiare tra gli operatori. Come conseguenza successiva gli operatori temono anche forti vendite di asset da parte dei veicoli finanziari per l’eccessiva onerosità fino all’impossibilità della continuazione del rifinanziamento delle pozioni in essere. Al momento buona parte delle commercial paper emesse da tali veicoli finanziari continua ad essere acquistata dalle banche sponsor, come nel caso di Citigroup che al 31 ottobre ha annunciato di averne acquistate 7,6Mld$.
Sul fronte macro Plosser, membro non votante del Fomc, ha dichiarato di attendersi una crescita annualizzata del Pil del trimestre in corso nel range 1-1,5%, aggiungendo che l’ipotesi di un taglio dei tassi sarebbe presa in considerazione solo nel caso di crescita inferiore. Sul segmento decennale stanno pesando da un lato l’asta da 13 Mld$ di oggi e dall’altro il forte rialzo delle breakeven inflation in conseguenza del rialzo del greggio. Al momento ribadiamo l’importanza del supporto a quota 4,25%-4,30%, con possibilità di spingersi fino a 4,45% nei prossimi giorni.
Pensi davvero che informazioni gratis possano bastare, in un mercato come questo? Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER
Valute: ennesimo record dell’Euro vs. Dollaro a 1,4660 sulle dichiarazioni di un esponente governativo cinese in merito alla possibilità di diversificazione valutaria delle proprie riserve. Ricordiamo che la Cina è il primo detentore mondiale di riserve valutarie attualmente pari a circa 1400Mld$. A penalizzare il biglietto verde anche i continui nuovi record del petrolio. In questo contesto possibile la continuazione dell’overshooting fino a 1,47. Il Dollaro si è deprezzato anche nei confronti dello Yen durante la notte. Il supporto si colloca a 113,26. Lo Yen si è invece temporaneamente deprezzato verso Euro con il cross giunto in prossimità dei massimi delle ultime 3 settimane, per poi apprezzarsi nella seconda parte della notte.
Materie Prime: nuovo record per il greggio Wti giunto fino a 98$/b a causa di una tempesta che ha ridotto la produzione nel Mare del Nord. Inoltre ieri l’Energy Information Administration (EIA, l’agenzia governativa Usa per l’energia) ha rivisto nettamente al rialzo la propria stima sulla domanda mondiale, aumentandola di 40.000 b/g per i prossimi 2 trimestri. Oggi sarà importante il dato sulle scorte Usa annunciato nel pomeriggio. Ancora un nuovo record dell’oro poco sotto gli 840$/oncia, spinto dalla debolezza del Dollaro. In forte crescita anche l’argento (+4%). Positivi i metalli industriali con il rame che ha guadagnato l’1% in seguito all’inizio dello sciopero nazionale tra i minatori peruviani. Tra gli agricoli in rialzo lo zucchero (+1,5%) favorito dalla crescita del greggio che potrebbe far aumentare la domanda di carburanti alternativi, come ad esempio l’etanolo.
Copyright © MPS Capital Services. Riproduzione vietata. All rights reserved
parla di questo articolo nel Forum di WSI