Grande attesa da parte degli investitori italiani sulle prossime mosse delle banche centrali. La scorsa settimana, la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse per la quinta volta consecutiva, in linea con le aspettative, mantenendo il tasso di prestito overnight di riferimento in una fascia compresa tra il 5,25% e il 5,5%. In quell’occasione la Fed ha anche dichiarato di aspettarsi ancora tre tagli di un quarto di punto percentuale entro la fine dell’anno.
Il numero uno della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha ribadito che i responsabili politici prenderanno in considerazione la possibilità di ridurre i tassi di interesse a giugno, ma ha delineato un percorso incerto al di là di tale data.
“Entro giugno avremo una nuova serie di proiezioni che confermeranno se il percorso dell’inflazione che abbiamo previsto nelle nostre previsioni di marzo rimane valido”, ha detto Lagarde in un discorso a Francoforte. La riunione di giugno è stata indicata come un potenziale punto di svolta da molti membri del Consiglio direttivo della BCE in quanto sarà la prima riunione per la quale saranno disponibili i dati dei negoziati salariali di primavera.
Investitori italiani: momento di riassestamento per i portafogli
Considerando questo scenario, gli investitori italiani sono pronti a ribilanciare i propri portafogli in previsione dei tanto attesi tagli dei tassi da parte delle Banche centrali. Così emerge dall’ultimo Retail Investor Beat, sondaggio condotto su base trimestrale della piattaforma di trading e investimento eToro su un campione di 10.000 investitori retail distribuiti in 13 Paesi nel mondo, di cui 1.000 in Italia.
E’ un momento di riassestamento per i portafogli degli investitori italiani, che prendono posizione in previsione dei tanto attesi tagli dei tassi da parte delle Banche centrali. Più scattanti le fasce più giovani: tre investitori su quattro sotto i 35 anni intendono ribilanciare il proprio portafogli in risposta alle mosse di Federal Reserve e Banca centrale europea. La percentuale scende sotto al 50% per gli investitori over 45.
I dati mostrano che il 43% degli intervistati che ribilancerà il proprio portafoglio intende aumentare l’esposizione all’azionario, prediligendo titoli con un elevato rendimento da dividendo (34%) e le small cap (26%).
Quali sono le “Magnifiche 7” regine dell’azionario
A subire la rotazione saranno i titoli difensivi e, in parte, le “Magnifiche 7”, con rispettivamente il 25% e il 17% degli investitori che dichiarano di voler diminuire il capitale allocato su queste azioni. Sono stati 14 mesi straordinari per queste sette società, con un aumento collettivo del 90% del prezzo delle loro azioni da gennaio 2023.
Non sorprende quindi che un investitore retail su tre (34%) intenda capitalizzare i guadagni riducendo l’esposizione del proprio portafoglio alle Magnifiche 7. E’ interessante notare che sono soprattutto gli under 45 che stanno valutando di prendere profitto o ridurre il capitale investito su questi titoli, con le percentuali che salgono al 44% tra gli under 35 e al 48% nella fascia tra i 35 e i 44 anni.
L’interesse per gli sviluppi di queste società e, più in generale, per il comparto tech rimane comunque elevato. Delle Magnifiche 7, ad attirare gli investitori sono soprattutto il loro coinvolgimento nell’intelligenza artificiale (36%) e il potenziale di crescita dei loro profitti (31%).
Più in generale, il settore tecnologico è arrivato a superare quello dei servizi finanziari nella classifica dei settori più promettenti, con il 18% degli investitori che intende aumentare la propria esposizione al ramo tech contro il 13% degli interessati a incrementare le proprie posizioni sulle aziende finanziarie.