Wall Street e speranze tagli tassi Fed affossate da inflazione Usa, Treasury suonano l’alert. Oggi il Bce-Day
Wall Street in apnea, dopo la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo Usa, tra i parametri più importanti per monitorare il trend dell’inflazione, relativo al mese di marzo.
Il dato ha affossato le speranze di un taglio dei tassi Usa a giugno, una prospettiva già in bilico da un po’, dopo che altri indicatori macro avevano sollevato dubbi sulla possibilità della Fed di Jerome Powell di procedere all’allentamento della propria politica monetaria.
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Inflazione USA, calano le possibilità di un taglio dei tassi Fed a giugno
I numeri dell’inflazione Usa hanno fatto scattare immediatamente al rialzo i tassi dei titoli di stato americani, con i rendimenti dei Treasury a 10 anni volati di 20 punti base al 4,57% circa, record dal mese di novembre.
Ora i futures sui fed funds scommettono su un taglio dei tassi da parte della Fed, nel mese di giugno, con una probabilità pari ad appena il 17%.
Aumentano invece le speculazioni su una sforbiciata dei tassi nel mese di settembre.
Ieri il Dow Jones Industrial Average è crollato di 422,16 punti, -1,09%, a 38.461,51 punti, lo S&P 500 è scivolato dello 0,95% a 5.160,64, mentre il Nasdaq Composite ha perso lo 0,84% a quota 16.170,36.
Il trend di Wall Street condiziona l’azionario globale, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che arretra dello 0,44%, a quota 39.407,15 punti e la borsa di Hong Kong che perde lo 0,75% circa. I futures Usa sono praticamente ingessati.
Oggi occhi puntati sulla Bce di Christine Lagarde, che farà il suo annuncio sui tassi alle 14.15 ora italiana. Lagarde prenderà la parola nella conferenza stampa che inizierà alle 14.45. L’ultimo dato sull’inflazione Usa acuisce il dilemma tassi non solo per la Fed, ma anche per la Bce.
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Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.