Gianmarco Rania: “L’Europa paga il doppio degli Usa. La nostra selezione guarda ai titoli value che in questa fase sono sottovalutati”
Value, Europa e Alto Dividendo. Sono i tre pilastri su cui poggia la strategia di investimento del fondo European Dividend Plus di Banor. Si tratta di uno strumento con un portafoglio concentrato su 30, massimo 40 titoli di società large cap dell’area euro e paneuropea, includendo quindi Svizzera, Paesi scandinavi e Regno Unito. Il processo d’investimento del fondo seleziona aziende di qualità, sottovalutate e che presentano un ampio potenziale di crescita degli utili.
È questo, in estrema sintesi, lo stile del fondo che ha chiuso il 2023 con un ragguardevole +18,69% (rispetto al benchmark di 15,8%) e adesso punta a replicare la performance positiva. Ne abbiamo parlato con il suo gestore Gianmarco Rania di Banor.
Rania, per quale tipologia di investitori è più interessante un fondo Value come il vostro?
Può essere sicuramente di interesse per quegli investitori che guardano a un flusso cedolare costante che il fondo distribuisce periodicamente. Il nostro strumento si chiama Dividend Plus perché attraverso la nostra strategia puntiamo ad offrire un rendimento da dividendo che è superiore a quello di mercato. Grazie all’utilizzo di opzioni ad hoc generiamo una performance che in genere è di due punti percentuali sopra la media di mercato e quindi si avvicina al 6% annuo.
La nostra è quindi una strategia che si adatta benissimo anche agli investitori cosiddetti cassettisti. A questo aspetto si aggiunge il rischio contenuto grazie a una volatilità che, con le giuste strategie, riusciamo a mantenere a livelli ridotti. Per fare un esempio, quando nel terzo trimestre dell’anno scorso il mercato è sceso del 5%, il nostro fondo, grazie alla sua natura difensiva, ha generato un risultato leggermente positivo.
Quali sono i settori più rappresentati in questo momento?
In questa fase la mia view sui mercati è molto cauta. L’esposizione del fondo è quindi più sbilanciata sui titoli difensivi rispetto al comparto dei ciclici. Tra i settori che prediligo in questa fase c’è quello dei beni di largo consumo, in cui adesso è possibile acquistare a buon mercato società straordinarie come Nestlé e Danone. Si tratta di titoli che sono scambiati a sconto rispetto al mercato, ma la loro valutazione non è giustificata. Un altro comparto su cui sono orientato è quello del pharma. Anche qui è possibile individuare azienda di grande valore come Astra Zeneca, Novartis e GlxoSmithKline che quotano a sconto.
Un’altra area a cui guardo è quella delle telecom europee. Anche qui ci sono molte realtà che offrono opportunità così come pure tra i petroliferi. Si tratta di selezioni che offrono cedole altissime, superiori al 5-6% annuo e dunque rientrano nella nostra strategia ad alto dividendo.
Invece sul fronte geografico il fondo è esposto sulla Cina attraverso alcune large cap europee che hanno importanti quote di mercato in Cina. È il caso di alcuni titoli del lusso come Louis Vuitton o la svizzera Richemont. Nella lista ci sono anche le auto di lusso di Porsche.
Perchè puntare sui mercati azionari europei proprio ora?
Il rendimento da dividendo che oggi offre l’Europa è più che doppio rispetto a quello del mercato Usa. L’EuroStoxx presenta un dividend yield che è sopra al 3% mentre l’S&P si ferma all’1%. Inoltre, tra i diversi comparti europei adesso ci sono settori che pagano dividendi sopra al 6% come le telecom e i bancari.
In più siamo quasi ai minimi storici in termini di valutazione del mercato azionario europeo rispetto a quello americano. L’Europa rimane quindi interessantissima rispetto agli Usa sia per valutazione relativa sia per rendimenti da dividendo.
Quale è l’orizzonte temporale di investimento per questo fondo?
Non c’è una regola fissa, ma in generale il fondo opera con un orizzonte temporale di medio lungo termine.
L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di aprile del magazine Wall Street Italia. Clicca qui per abbonarti