Federico Seghi Recli: IEuD punta a rafforzare la collaborazione interdisciplinare nella terapia delle dipendenze patologiche, uno degli strumenti è Linkedin
Federico Seghi Recli, socio fondatore di IEuD (Istituto Europeo delle Dipendenze), ha avviato un progetto di comunicazione su Linkedin rivolto a favorire la collaborazione interdisciplinare fra psichiatri, psicoterapeuti, psicologi e terapisti della riabilitazione psichiatrica nella cura delle dipendenze patologiche da sostanza e comportamentali.
“Il nostro modello organizzativo a rete e la disponibilità di strumenti digitali proprietari consente a professionisti appartenenti a varie discipline di lavorare in modo coordinato e interdipendente verso obiettivi clinici condivisi e favorisce la relazione terapeuta – paziente. La disponibilità presso IEuD di servizi integrativi quali il ricovero, la TMS (Stimolazione Magnetica Transcranica) e il test della matrice cheratinica garantisce al team di cura tutti gli strumenti specialistici necessari ad assicurare al paziente continuità terapeutica e supporto qualificato lungo tutto il suo percorso di cura.”
La collaborazione interdisciplinare nella terapia delle dipendenze ha il potenziale per aumentare significativamente i tassi di trattamento dei pazienti con dipendenza, soprattutto per alcune sostanze di largo consumo quali alcol e cocaina.
Federico Seghi Recli e la situazione delle dipendenze in Italia
La collaborazione pensata da Federico Seghi Recli e IEuD consente ai singoli professionisti coinvolti a vario titolo nella gestione di un paziente con problemi di dipendenza di poter accedere alle competenze e ai servizi complementari disponibili presso IEuD allargando il perimetro e la qualità del trattamento a beneficio dei pazienti in cura.
In Italia, infatti, le statistiche sulle dipendenze sono preoccupanti: secondo l’Istituto Superiore di Sanità meno di 1 persona su 10 che necessita di cure per dipendenza da alcol è intercettata e coinvolta in qualche forma di trattamento. Il restante 90% continua a essere sommerso e non accede a nessun servizio di diagnosi, cura e riabilitazione, nonostante gli oltre 17.000 decessi alcol-correlati che si registrano ogni anno in Italia.
Se da un lato i bassi tassi di trattamento possono essere spiegati dal fatto che i pazienti stessi non cercano cure per mancanza di consapevolezza del problema, stigma o vergogna, dall’altro la scarsa disponibilità di personale, di strutture e le lunghe attese hanno fatto sì che le persone con un problema di dipendenza siano oggi marginalizzate con scarsa possibilità di accesso a servizi e prestazioni.
In questo contesto IEuD segnala un aumento di richieste di collaborazione provenienti da professionisti sul territorio interessati ad arricchire il percorso di cura iniziato con i loro pazienti attraverso le competenze complementari e i servizi integrativi disponibili presso IEuD.
Federico Seghi Recli: condividere le competenze per facilitare l’accesso ai trattamenti
L’iniziativa di Federico Seghi Recli e IEuD rappresenta un passo avanti significativo nell’offerta di cura delle dipendenze patologiche. Attraverso la condivisione di competenze e risorse si apre la strada a trattamenti più efficaci e accessibili, sostenendo sia i pazienti che i professionisti del settore.
Infatti, come sottolinea Cristina Galassi, responsabile clinica dell’Equipe IEuD:
“trattare da soli, nel proprio studio privato, un problema di dipendenza può essere estremamente difficile e frustrante. Le letture interpretative della dipendenza sono molteplici e risentono dei percorsi formativi, personali ed esperienziali dei diversi terapeuti. Trattare una dipendenza, anche con terapia farmacologica, richiede un impegno che tocca il terapeuta nel profondo, e che talvolta può oscillare tra un’interpretatività che, per quanto valida, non apporta magari nessun cambiamento nello stile, quantità, frequenza di assunzione e, dall’altro lato, vissuti di espulsività di fronte alle continue ricadute e fallimenti.”
LinkedIn come strumento di diffusione dei servizi di IEuD per la cura delle dipendenze
Tra le varie modalità di questa iniziativa, la campagna di informazione avviata su Linkedin e rivolta a psichiatri, psicoterapeuti, psicologi e terapisti della riabilitazione psichiatrica, rappresenta un punto di partenza per un’iniziativa importante.
Infatti, i terapeuti incontrano diverse difficoltà nel trattare le dipendenze in solitudine. La variabilità delle interpretazioni della dipendenza e l’alto carico emotivo richiedono un impegno notevole, rendendo essenziale la collaborazione e il supporto tra professionisti.
IEuD: istituto e network nazionale nella cura delle dipendenze
L’Istituto Europeo delle Dipendenze (IEuD) nasce a Milano nel 2016 come centro ambulatoriale specializzato, per poi trasformarsi in network nazionale di cura delle dipendenze attivo nelle maggiori città italiane, con l’obiettivo di intercettare l’enorme domanda di cura oggi ampiamente disattesa.
Lo IEuD si rivolge a persone interessate a curarsi in un contesto altamente professionale, nella massima riservatezza, a costi accessibili e senza doversi allontanare dal proprio ambiente di vita. Il suo approccio consiste nel coinvolgimento di una equipe di psichiatri, psicoterapeuti, terapisti della riabilitazione psichiatrica capaci di leggere la complessità del problema e di relazionarsi tra loro, e con il paziente, per ottimizzare il loro intervento.
Il percorso di cura proposto, dunque, è fortemente personalizzato e basato sulle caratteristiche del singolo individuo, del tipo di sostanza o situazione, e dell’ambiente circostante.