Mercato immobiliare ancora indietro nel 2023. Le compravendite di case hanno segnato un ulteriore decremento annuale, passando da 589.486 operazione del 2022 a 547.838 nel 2023 (-7% per la precisione), e a fronte delle 628.137 transazioni concluse nel 2021. Una situazione favorita dagli alti tassi di interesse, che hanno scoraggiato le famiglie italiane ad accendere un mutuo. Sono i dati principali messi in evidenza dai Dati statistici notarili, il tradizionale rapporto relativo alle compravendite di beni mobili e immobili, mutui, donazioni, imprese e societa’ stilato e diffuso dai circa 5.200 notai italiani.
Crollano i mutui
Particolarmente negativi i dati sui mutui complessivi erogati dagli istituti di credito per l’acquisto dell’abitazione, ” diminuiti di oltre il 25%, passando dai quasi 71 miliardi del 2022 (quota già in riduzione, al confronto con l’anno precedente) ai poco più di 53 miliardi del 2023″.
Quanto alla concessione dei finanziamenti per comperare casa, nel dossier si legge che “l’unico ‘trend’ positivo dell’anno si registra sulla popolazione di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, segno che le politiche di sostegno fiscale ai mutui per gli ‘under36’ hanno effettivamente funzionato”.
Lombardia prima per compravendite
A livello geografico, la ‘parte del leone’ negli acquisti continua a farla il Nord, e la Lombardia in particolare, con il 19,52% del totale, rispetto all’intero territorio nazionale. A seguire ci sono “il Piemonte con il 9,29% e il Veneto con il 9,11%”.
A fronte, come sottolineato, di una discesa globale del 7% degli scambi nello scorso anno, “nell’analisi relativa alla tipologia di immobile venduta, emerge che il calo delle compravendite di prima casa nel 2023, rispetto al 2022, è del 10% per acquisti da privati e del 22,5% per acquisti da impresa, mentre si riscontra una sofferenza minore nel comparto delle seconde case: la diminuzione tra il 2023 e 2022 è stata del 2,4% nell’acquisto tra privati e del 2,7% nell’acquisto da impresa”.
I notai, infine, segnalano che “il 50,8% degli immobili abitativi è stato acquistato con l’agevolazione prima casa“, ma “anche questa percentuale è in calo, rispetto sia al 2022, anno in cui il 53,12% degli immobili era stato acquistato con l’agevolazione prima casa, sia al 2021, anno in cui la percentuale si assestava sul 56,05%”.