I timori relativi alla difficoltà di accedere alla liquidità a fine anno, che hanno portato a un significativo rialzo dei tassi del mercato interbancario della zona euro, non sono giusificati. Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi del consiglio esecutivo della banca centrale europea.
A margine di convegno a Firenze il banchiere ha, inoltre, detto che la discussione di diverse opzioni di politica monetaria è una prassi normale in occasione delle riunioni mensili sui tassi. Il rialzo dei tassi Euribor sul mercato “riflette timori relativi all’esigenza di liquidità a fine anno, ma si tratta di timori ingiustificati, perchè la politica di stabilizzazione del tasso overnight da parte della Bce sarà continuata” ha detto Bini Smaghi. “C’è un po’ di tensione [sui tassi di mercato] non giustificata in base alla disponibilità della liquidità e all’accesso di liquidità per le banche presso la Bce”.
Il banchiere ha sottolineato l’impegno dell’istituto di Francoforte per appianare le tensioni generate dalla crisi di fiducia tra gli intermediari finanziari innescata dalla crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti. “Si spera che la pubblicazione [intorno a fine gennaio e fine febbraio] dei dati di bilancio certificati di fine anno delle banche porti a un definitivo chiarimento, così da riportare la fiducia” tra le istituzioni finanziarie, ha detto Bini Smaghi.
Il ritorno della fiducia dovrebbe appianare gli squilibri registrati dal mercato interbancario, nel frattempo, “in questo periodo di transizione, la Bce e le altre banche centrali continueranno ad assicurare la stabilità del mercato interbancario”, ha assicurato il banchiere europeo. A una domanda sul fatto che la Bce avesse discusso giovedì scorso di un rialzo dei tassi, prima di decidere di confermare il costo del denaro, Bini Smaghi ha risposto “si discutono sempre diverse opzioni”.