A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a muoversi in rialzo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in progresso per l’azionario.
Il mercato e’ dunque posizionato per un rimbalzo dopo il marcato calo di ieri causato dalla decisione della Federal Reserve di abbassare il costo del denaro di 1/4 di punto percentuale al 4.25%. Molti operatori a Wall Street speravano in un taglio di 50 punti base.
A permettere ai listini di recuperare nel pre-borsa sono le voci di possibili, nuove misure della Banca Centrale Usa mirate a ristabilire il livello di liquidita’ in seguito alla crisi del credito che ha causato grosse perdite per molte banche d’affari. Il forte calo di ieri ha sollevato serie preoccupazioni sulla fiducia degli investitori; “cio’ potrebbe spingere la Fed ad interventi in grado di mostrare la capacita’ di supportare il mercato” ha dichiarato Peter Dunay, investment strategist di Leeb Capital Management a New York. “Se il mercato continuera’ a scendere e nel caso di un ulteriore deterioramento del comparto finanziario, la Fed potrebbe essere costretta ad agire ancora prima del prossimo meeting”.
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I dati macro diffusi negli ultimi minuti hanno avuto un contenuto impatto sul trading del pre-borsa. Nel mese di ottobre il deficit della bilancia commerciale si e’ allargato a $57.8 miliardi, oltre le attese degli analisti; i prezzi alle importazioni
hanno registrato il piu’ sostenuto incremento degli ultimi 17 anni. Alle 16:30 ora italiana l’attenzione si spostera’ sul comparto energetico in occasione del rilascio dei numeri sulle scorte settimanali di greggio. Nella tarda serata sara’ comunicato il budget del Tesoro.
A livello societario, soffre Boeing (BA) a causa del downgrade emesso dagli analisti di Morgan Stanley. Il titolo del colosso aerospaziale cede il 2% circa nel preborsa. Riflettori puntati anche su General Electric (GE) dopo che la conglomerata industriale ha annunciato un incremento del dividendo e un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie; il titolo avanza dell’1.20%. Commenti negativi sono stati emessi su alcune societa’ del comparto finanziario, in particolare su Citigroup.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio si sta muovendo al rialzo. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna gennaio segnano un progresso di 88 centesimi a $90.90 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in lieve progresso nei confronti del dollaro a quota 1.4699. L’oro arretra di $1.80 a $815.30 all’oncia. Giu’ i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.06%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in rialzo di 13.90 punti a 1492.00.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna +15.25 punti a 2105.25
Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 100 punti a 13550.
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