Un gruppo di obbligazionisti del Credit Suisse ha intentato una causa negli Stati Uniti contro il governo svizzero, chiedendo un risarcimento completo per la controversa decisione di svalutare le obblifazioni Additional Tier 1 (AT1) della banca, nell’ambito della vendita d’emergenza a UBS, orchestrata lo scorso anno.
Ubs compra Credit Suisse
Lo scorso anno Ubs ha acquistato il Credit Suisse per 0,76 franchi svizzeri ad azione o tre miliardi di franchi svizzeri. Il tutto è nato dopo anni di pesanti perdite e costosi scandali che hanno poi portato al tracollo del titolo del Credit Suisse, iniziato con il crollo delle banche statunitensi Silicon Valley Bank e Signature Bank e si è aggravato quando il principale investitore, la Saudi National Bank, ha dichiarato di non poter più fornire assistenza finanziaria. Nell’ambito dell’accordo, l’autorità di regolamentazione svizzera FINMA aveva anche annunciato l’azzeramento di 16 miliardi di franchi svizzeri di obbligazioni Additional Tier 1 (AT1) del Credit Suisse.
E adesso proprio gli azionisti chiedono risarcimento. Lo studio legale Quinn Emanuel Urquhart & Sullivan, che rappresenta i querelanti, ha dichiarato giovedì di aver depositato una causa presso la Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York. La decisione della Svizzera di azzerare il valore dell’AT1 dei ricorrenti è stata definita “un’illegittima violazione dei diritti di proprietà degli obbligazionisti AT1”. Un portavoce del Ministero delle Finanze svizzero ha rifiutato di commentare.
Obbligazionisti chiedono maxi risarcimento
“Con le sue azioni, la Svizzera ha inutilmente cancellato 17 miliardi di dollari in strumenti AT1, violando ingiustamente i diritti di proprietà dei detentori di tali strumenti”, ha dichiarato in un comunicato Dennis Hranitzky, partner e responsabile della practice Sovereign Litigation di Quinn Emanuel.
Il valore nominale delle obbligazioni AT1 detenute dai querelanti nella causa era di oltre 82 milioni di dollari, ha riferito la Reuters, citando la documentazione. Le AT1 sono obbligazioni bancarie considerate una forma relativamente rischiosa di debito junior. Risalgono all’indomani della crisi finanziaria globale del 2008, quando le autorità di regolamentazione cercarono di spostare il rischio dai contribuenti e di aumentare il capitale detenuto dalle istituzioni finanziarie per proteggerle da crisi future.
Una delle caratteristiche principali delle obbligazioni AT1 è che sono progettate per assorbire le perdite. Ciò avviene automaticamente quando il coefficiente patrimoniale scende al di sotto della soglia precedentemente concordata e le AT1 vengono convertite in azioni.