Un importante annuncio è stato fatto da un gruppo minerario norvegese, la Rare Earths Norway che ha rivelato di aver scoperto quello che viene definito il “più grande giacimento” di terre rare in tutta Europa. Questo giacimento, situato nella regione del sud-est della Norvegia, è noto come Fensfeltet e si distingue per le sue dimensioni e la sua importanza.
Secondo le informazioni fornite da Rare Earths Norway (Ren), l’organizzazione dietro questa scoperta, il giacimento di Fensfeltet contiene una quantità sbalorditiva di 8,8 milioni di tonnellate di ossidi totali di terre rare (Treo). A confronto, il giacimento di Kiruna, situato in Svezia, contiene tra 1 e 2 milioni di tonnellate di queste sostanze preziose, rendendo il giacimento di Fensfeltet significativamente più grande e potenzialmente più impattante per l’industria.
Terre rare: cosa sono e a cosa servono
Le terre rare sono elementi chimici cruciali per lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie pulite e sostenibili, rendendo questa scoperta di grande rilevanza per il settore della transizione ecologica.
Sono nel dettaglio un gruppo di 15 elementi della tavola periodica noto come serie dei lantanidi. Le terre rare sono suddivise in terre rare leggere (da lantanio a samario) e terre rare pesanti (da europio a lutezio).
Sono elementi chiave per le tecnologie che cercano di abbassare le emissioni, ridurre il consumo energetico, migliorare l’efficienza, le prestazioni, la velocità, la durata e la stabilità termica. Sono anche un componente chiave delle tecnologie che cercano di rendere i prodotti più leggeri e più piccoli.
Le terre rare reagiscono con altri elementi metallici e non metallici per formare composti, ognuno dei quali ha un comportamento chimico specifico. Ciò le rende indispensabili e non sostituibili in molte applicazioni elettriche, ottiche, magnetiche e catalitiche.
Gli elementi delle terre rare sono relativamente abbondanti nella crosta terrestre, tuttavia, a causa delle loro proprietà geochimiche, gli elementi delle terre rare sono tipicamente dispersi. Ciò significa che non si trovano spesso in concentrazioni tali da renderne possibile l’estrazione. È la scarsità di questi minerali che li ha portati a essere chiamati terre rare.
La scoperta della REN
La società mineraria norvegese che ha annunciato di aver trovato il “più grande giacimento” di terre rare d’Europa nel sud-est del Paese, ha sottolineato anche una stima delle risorse minerarie che dimostra che il complesso di Fensfeltet ospita il più grande giacimento di terre rare dell’Europa continentale.
Questo è un momento molto importante per la Norvegia, la stima delle risorse sottolinea il potenziale del giacimento di essere un bene veramente trasformativo che può sostenere una catena di valore sicura delle terre rare per l’Europa. Stiamo collaborando con partner di primo piano, come la Montanuniversität Leoben in Austria, per sviluppare questo giacimento con la tecnologia di estrazione e lavorazione dei minerali più sostenibile al mondo, riducendo al minimo l’impatto ambientale dalla miniera al magnete”, afferma Alf Reistad, CEO di Rare Earths Norway.
Siamo molto contenti di vedere Rare Earths Norway, una società che EIT RawMaterials ed ERMA hanno sostenuto per diversi anni, raggiungere questo importante traguardo. Questo progetto sottolinea il potenziale e l’opportunità per l’Europa di investire in progetti di estrazione e lavorazione di livello mondiale che contribuiranno a rendere sicure le nostre catene del valore industriali e a stabilire nuovi standard di performance ambientale e sociale attraverso la tecnologia, l’innovazione e la collaborazione”, afferma Bernd Schäfer, CEO di EIT Raw Materials.
La REN prevede che lo sviluppo di nuovi metodi di estrazione aumenterà la stima delle risorse.
Questo è un momento molto importante per la Norvegia delle terre rare, la stima delle risorse sottolinea il potenziale del giacimento di essere un bene veramente trasformativo che può sostenere una catena di valore sicura delle terre rare per l’Europa. Stiamo collaborando con partner di primo piano, come la Montanuniversität Leoben in Austria, per sviluppare questo giacimento con la tecnologia di estrazione e lavorazione dei minerali più sostenibile al mondo, riducendo al minimo l’impatto ambientale dalla miniera al magnete”, afferma Alf Reistad, CEO di Rare Earths Norway.
Siamo molto contenti di vedere Rare Earths Norway, una società che EIT RawMaterials ed ERMA hanno sostenuto per diversi anni, raggiungere questo importante traguardo. Questo progetto sottolinea il potenziale e l’opportunità per l’Europa di investire in progetti di estrazione e lavorazione di livello mondiale che contribuiranno a rendere sicure le nostre catene del valore industriali e a stabilire nuovi standard di performance ambientale e sociale attraverso la tecnologia, l’innovazione e la collaborazione”, afferma Bernd Schäfer, CEO di EIT Raw Materials.