Wall Street: futures ingessati in attesa inflazione Usa e annuncio tassi Fed. Occhio a tassi Treasury
A Wall Street i futures sui principali indici azionari Usa sono ingessati, dopo la sessione negativa di venerdì scorso, che ha visto lo S&P 500 chiudere in calo dello 0,11% a 5.346,99 punti, facendo dietrofront rispetto al nuovo record intraday testato durante la seduta.
Il Dow Jones Industrial Average ha ceduto 87 punti a 38.798,99 punti, mentre il Nasdaq Composite ha segnato un ribasso dello 0,23% per concludere la seduta a quota 17.133,13.
Tutti e tre i principali indici azionari Usa hanno concluso una settimana in territorio positivo.
Il Dow Jones ha riportato un rialzo su base settimanale dello 0,29%, lo S&P 500 è salito di quasi l’1,32%, mentre il Nasdaq è avanzato del 2,38%.
Grande attesa questa settimana per la decisione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che si riunirà domani, 11 giugno, per annunciare la propria decisione sui tassu nella giornata di mercoledì, dopodomani 12 giugno.
Qualche ora prima, dal fronte macroeconomico degli Stati Uniti, sarà diffuso il dato cruciale dell’indice dei prezzi al consumo di maggio, tra i termometri più importanti per monitorare il trend dell’inflazione degli Stati Uniti.
Prima di annuncio tassi Fed il dato cruciale dell’inflazione Usa
Oltre a essere un market mover tra i più cruciali, il CPI è determinante per la direzione della politica monetaria della Fed. Politica monetaria il cui futuro rimane tuttora incerto, dopo la pubblicazione, venerdì scorso, del report occupazionale Usa di maggio, che ha messo in evidenza la creazione di nuovi 272.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sopra del rialzo di 190.000 nuovi posti di lavoro atteso dal consensus.
Il tasso di disoccupazione è salito al 4%, ma i trader hanno letto il dato come l’ulteriore indicazione di un’economia Usa forte che porterà la Fed di Jerome Powell ad attendere ancora un bel po’ prima di iniziare a tagliare i tassi.
L’indice PCI è atteso dagli economisti intervistati da Dow Jones in rialzo del 3,4% su base annua, allo stesso ritmo di aprile, e in crescita dello 0,1% su base mensile, in rallentamento rispetto al +0,3% del mese precedente.
L’indice CPI core è stimato in rialzo su base annua del 3,5% e in crescita dello 0,3% su base mensile, rispetto al +3,6% e +0,3% di aprile.
La scorsa settimana, la Bce di Cristine Lagarde ha tagliato i tassi per la prima volta dal 2019, ma la pubblicazione dei numeri sull’occupazione Usa più forti delle attese si è tradotta in un rialzo dei tassi dei BTP, sulla scia del boom dei rendimenti dei Treasury che è stato di ben 15 punti base per i decennali.
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