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Oro: allarme produzione, estrazione sempre più difficile e costosa

E’ il bene rifugio per eccellenza ma è sempre più difficile da trovare e i minatori fanno fatica a scavare di più. E’ il World Gold Council, a lanciare l’allarme sull’industria estrattiva dell’oro che al momento sta faticando e parecchio per sostenere la crescita della produzione, considerando che i depositi del metallo giallo diventano sempre più difficili da trovare.

“Abbiamo registrato una produzione mineraria record nel primo trimestre del 2024, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Ma il quadro generale della produzione mineraria è che, di fatto, si è stabilizzata intorno al 2016 e al 2018 e da allora non è più cresciuta”, ha dichiarato John Reade, Chief Market Strategist del WGC come riporta la Cnbc.

Oro: produzione rallenta. Estrazione sempre più cara

Secondo i dati dell’associazione internazionale di categoria, nel 2023 la produzione mineraria è aumentata solo dello 0,5% rispetto a un anno fa. Nel 2022 la crescita è stata dell’1,35% su base annua, l’anno precedente del 2,7%, mentre nel 2020 la produzione mondiale di oro ha registrato il primo calo in un decennio, scendendo dell’1%.

“Penso che il fatto più importante sia che dopo 10 anni di rapida crescita a partire dal 2008 circa, l’industria mineraria sta lottando per registrare una crescita sostenuta della produzione”, ha detto Reade.

È sempre più difficile trovare nuovi giacimenti d’oro in tutto il mondo, poiché molte aree sono già state esplorate. L’estrazione dell’oro su larga scala è ad alta intensità di capitale e richiede un’esplorazione e uno sviluppo significativi, con tempistiche che richiedono in media dai 10 ai 20 anni prima che una miniera sia pronta per la produzione, secondo il WGC. Anche durante il processo di esplorazione, la probabilità che una scoperta si trasformi in una miniera è bassa: solo il 10% circa delle scoperte aurifere mondiali è stato oggetto di un’indagine.

Ad oggi sono state estratte circa 187.000 tonnellate d’oro, la maggior parte delle quali provenienti da Cina, Sudafrica e Australia. Le riserve d’oro estraibili sono stimate in circa 57.000 tonnellate, secondo lo United States Geological Survey.

A parte il processo di scoperta, i permessi governativi sempre più difficili da ottenere e che richiedono più tempo per essere rilasciati hanno reso più difficile l’estrazione, ha aggiunto Reade. Per ottenere le licenze e i permessi necessari alle società minerarie per avviare le operazioni possono essere necessari diversi anni.

Inoltre, molti progetti minerari sono pianificati in aree remote che richiedono infrastrutture come strade, energia elettrica e acqua, con conseguenti costi aggiuntivi per la costruzione di queste miniere e il finanziamento delle operazioni, ha detto Reade.

“È sempre più difficile trovare l’oro, ottenere i permessi, finanziarlo e gestirlo”, ha dichiarato.

E in tutto ciò i prezzi dell’oro stanno prendendo fiato dopo aver raggiunto i massimi storici negli ultimi mesi, grazie alla forte domanda guidata dalla Cina. L’oro spot è attualmente scambiato a 2.294,3 dollari l’oncia.