Economia

Parlamento europeo, cosa succede dopo il voto: tutte le tappe

È un percorso a tappe quello che porterà a rinnovare il Parlamento e la Commissione europea, dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno. Ricordiamo che, nella legislatura che si chiude – la nona – il Parlamento europeo ha trattato 467 atti legislativi, di cui 370 completati e 97 rimasti in sospeso e dovranno essere portati avanti dal nuovo Parlamento che nascerà dal voto del fine settimana. Vediamo le tappe principali.

10 giugno

Da ieri, 10 giugno, sono entrati nel vivo partono i negoziati per la costituzione dei gruppi politici: ciascuno dovrà essere composto da almeno 23 membri, eletti in almeno un quarto degli Stati membri. Attualmente i gruppi sono sette: Ppe (Fi), S&d (Pd), Renew (Az-Iv), Verdi, Ecr (Fdi), Id (Lega), La Sinistra.

16 luglio

La plenaria, che darà il via alla nuova legislatura, inizierà il 16 luglio. Il primo atto sarà l’elezione del presidente dell’Eurocamera, che avviene con voto segreto a maggioranza assoluta dei votanti. Se non viene raggiunta la maggioranza, si terrà un ballottaggio tra i due candidati più votati.

Poi saranno eletti i 14 vice presidenti e i cinque questori.  In seguito, come avviene per i parlamenti nazionali, sarà decisa la composizione delle commissioni permanenti e delle sottocommissioni che si riuniranno per eleggere presidenti e vicepresidenti.

18 luglio

Dopo l’elezione del presidente del Parlamento europeo, si terrà il voto per la conferma del presidente della Commissione. In passato, nella grande maggioranza delle volte, la presidenza della Commissione è stata votata nella plenaria di settembre. Ma, quest’anno, è probabile che si terrà prima delle ferie: giovedì 18 luglio. Il presidente della Commissione dev’essere approvato dalla maggioranza assoluta dei membri del Parlamento, ossia 361.

Ottobre-novembre

Una volta poi eletto, il presidente della Commissione, in collaborazione con il Consiglio, seleziona i commissari sulla base delle indicazioni di ogni singolo Paese e assegna loro un settore di competenza. Ogni Stato ha un commissario. Successivamente tra  settembre-ottobre (oppure ottobre-novembre) si terranno le audizioni nelle commissioni parlamentari dei ventisei commissari che verranno proposti per il nuovo collegio. Infine, il voto che avviene in plenaria su tutto il collegio ed è a maggioranza semplice. Ottenutala, il Consiglio europeo lo nomina formalmente a maggioranza qualificata. Poi la nuova Commissione può ufficialmente cominciare il mandato.