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Apple: mercato pazzo per gli sviluppi nell’IA. Titolo aggiorna i massimi storici

Piacciano agli analisti e al mercato gli sviluppi di Apple nell’intelligenza artificiale, annunciati durante la Worldwide Developers Conference 2024 dell’azienda. Tanto che ieri le azioni di Cupertino hanno toccato i nuovi massimi storici, sopra i 207 dollari.

Apple spinge sull’IA

Facciamo un passo indietro. Come ampiamente previsto dal mercato, durante la Worldwide Developers Conference 2024, la conferenza annuale per sviluppatori durante la quale vengono svelate le maggiori novità sul fronte dei software dell’azienda, il gruppo di Cupertino ha presentato Apple Intelligence, un sistema per potenziare le funzioni di iPhone, iPad e Mac con l’intelligenza artificiale, frutto dell’accordo con OpenAI, società madre di ChatGpt.

Apple ha specificato che tutte le funzioni legate ad Apple Intelligence saranno da considerarsi in fase beta, anche quando debutteranno sulle versioni definitive dei sistemi operativi, in autunno. Apple Intelligence sarà inoltre disponibile solo per le ultime generazioni di iPhone 15 Pro e su iPhone e iPad con chip M1 o più recenti.
Tra le nuove funzioni includono notifiche contestuali, miglioramenti nella scrittura, generazione di immagini e gestione dei dati tramite Private Cloud, con un forte focus sulla privacy.

La notizia non piace ad Elon Musk

La notizia dell’accordo Apple – OpenAi ha mandato su tutte le furie Elon Musk, che ha parlato di presunte “inaccettabili violazioni della sicurezza” “Se Apple integrerà OpenAI a livello di sistema operativo, i loro dispositivi saranno vietati nelle mie aziende”: ha  scritto, subito dopo l’annuncio, in un post su X.

Non solo: in un successivo commento al suo tweet iniziale, Musk ha aggiunto che il blocco non riguarderà solo i dipendenti, ma anche “i visitatori dovranno dichiarare se hanno dispositivi Apple prima di entrare, e a quel punto dovranno lasciarli in una gabbia di Faraday”. La paura è quella che gli iPhone con ChatGPT di restare connessi con i server di OpenAI e dunque in qualche modo di spiare gli altri, mettendo quindi in pericolo la sicurezza dei dati aziendali. Cosa che verrebbe impedita con una gabbia di Faraday.

Il multimiliardario sudafricano, a suo tempo co-fondatore di OpenAi prima di uscirne nel 2018, sta lavorando da tempo sulla nuova tecnologia con la sua X-AI, e puntava probabilmente – come sottolineano alcuni osservatori – ad arrivare ad un accordo in esclusiva con Apple. Per gli analisti, è probabilmente questo il vero motivo della sfuriata, al di là delle motivazioni ufficiali.

…ma incassa la benedizione di mercati e analisti

Al di là delle parole di Musk, una cosa è certa: mercato e gli analisti hanno promosso l’accordo di Apple con OpenAI. A partire dagli esperti di DA Davidson, che hanno aggiornato la raccomandazione di acquisto da Neutral a Buy con un prezzo obiettivo da 200 a 230 dollari. Rating buy anche da Needham (obiettivo di prezzo di 220 dollari). Confermano Overweight gli esperti di JPMorgan (obiettivo di prezzo di 225 dollari) e Morgan Stanley (216 dollari). Più prudenti gli esperti di UBS (Neutral, 190 dollari) mentre Barclays, ha ribadito un rating Underweight (164 dollari).

Come scrive David Pascucci – Analista dei Mercati per XTB:

“Una staccata in solitaria quella di Apple ieri che da sola trascina il Nasdaq verso i suoi nuovi massimi storici. Per tutta la giornata abbiamo visto fasi di ritracciamento per tutti i titoli big tech, proprio ad eccezione di Apple che registra una performance pazzesca al +7,26% superando i 207 dollari ad azione. Questa performance, in termini assoluti, significa un aumento di capitalizzazione di circa 200 miliardi di dollari in una sola giornata di trading, stiamo parlando dell’ennesimo aumento di market cap mostruoso che vediamo su un titolo “big” nel corso degli ultimi mesi. Dopo Nvidia, che giustificava l’aumento di market cap con le prospettive di crescita, ora tocca ad Apple che sale per via della sua innovazione IA suoi suoi dispositivi. Apple é ora ad un passo dalla capitalizzazione di Microsoft, al momento si trova a 3176 miliardi di dollari di capitalizzazione contro i 3215 miliardi di dollari di Microsoft, numeri che risultano essere completamente fuori dal resto del mondo”