Società 6 mesi fa

Ferrari: la sua prima auto elettrica costerà 500mila euro

La prima auto elettrica della Ferrari costerà almeno 500mila euro. Così ha dichiarato a Reuters una fonte che ha familiarità con la questione, mentre la casa automobilistica di lusso si prepara ad aprire uno stabilimento che produrrà il modello e potrebbe aumentare la produzione del gruppo fino a un terzo.

Ferrari lancerà nel 2025 la sua prima auto elettrica

Il marchio italiano, famoso per i suoi rombanti motori a benzina, ha dichiarato che lancerà un’auto elettrica alla fine del prossimo anno e il prezzo previsto, 500mila euro, dimostra la fiducia di Maranello nel fatto che gli automobilisti ultra-ricchi sono pronti a comprarla mentre i rivali del mercato di massa stanno riducendo i prezzi a causa del calo della domanda.

Il prezzo di 500mila euro, che non include caratteristiche e tocchi personali che di solito aggiungono il 15-20% al prezzo finale, è ben al di sopra del prezzo medio di vendita di circa 350.000 euro, compresi gli extra, per una Ferrari venduta nel primo trimestre di quest’anno, e di molti EV di lusso rivali.

Nuovo stabilimento Ferrari a Maranello

La Ferrari non ha risposto a una richiesta di commento sul prezzo del suo primo EV, né sul suo nuovo stabilimento che sarà inaugurato venerdì nella sua città natale, Maranello. La fabbrica è una mossa coraggiosa per l’azienda, che l’anno scorso ha consegnato meno di 14.000 auto, in quanto consentirà alla fine di aumentare la capacità produttiva a circa 20.000 unità. L’esclusività è alla base del prestigio del marchio, e anche dei suoi prezzi elevati, e quindi qualsiasi aumento della produzione comporta dei rischi.

Tuttavia, la Ferrari ha dimostrato con il suo SUV Purosangue, lanciato nel 2022, di poter raggiungere il successo espandendosi oltre le sue tradizionali auto sportive a due posti e le gran turismo.

“C’è una domanda crescente di Ferrari e loro hanno spazio per soddisfarne una parte senza compromettere l’esclusività”, ha dichiarato Fabio Caldato, gestore di portafoglio di AcomeA SGR, che detiene azioni Ferrari. Le liste di attesa per alcuni modelli possono superare i due anni.

“Non si ridurranno. Essere in lista d’attesa è di per sé uno status symbol”, ha detto Caldato, notando un aumento dei potenziali clienti facoltosi nei mercati emergenti, come l’India e il Medio Oriente.