Danimarca, primo Paese in UE a tassare le emissioni di CO2 agricole
La Danimarca si appresta a diventare il primo Stato in Europa a tassare le emissioni di CO2 prodotte dalle aziende agricole. Il governo di Copenaghen ha annunciato l’accordo dopo cinque mesi di trattative con ambientalisti e organizzazioni di settore. Sebbene il provvedimento debba ancora ottenere l’approvazione parlamentare, gli esperti prevedono che non incontrerà particolari ostacoli.
Il piano prevede una tassazione iniziale di 300 corone danesi (circa 43,16 dollari) per tonnellata di CO2 entro il 2030, con un incremento a 750 corone entro il 2035. Gli agricoltori potranno beneficiare di una detrazione fiscale del 60%, riducendo il costo effettivo a 120 corone (circa 16 euro) per tonnellata nel 2030 e a 300 corone (circa 40 euro) nel 2035.
In aggiunta il governo danese investirà 5,3 miliardi di euro per riforestare 250.000 ettari di terreni agricoli entro il 2045 e per mettere a riposo 140.000 ettari di pianura entro il 2030. Sono previsti anche acquisti di aziende agricole per ridurre le emissioni di azoto.
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Michelle Bowman, membro del board della Federal Reserve, ha dichiarato che non è previsto un taglio dei tassi d’interesse nel 2024, ma piuttosto nel 2025. Durante un evento a Londra, Bowman ha sottolineato l’importanza di mantenere un approccio cauto vista l’incertezza economica.
La capitalizzazione di Piazza Affari ha superato gli 800 miliardi di euro a fine maggio, segnando un traguardo significativo dal 2006. Tuttavia, il rapporto tra capitalizzazione di Borsa e PIL rimane basso rispetto ai picchi storici.
Il Gruppo Lufthansa ha annunciato un sovrapprezzo sui voli per coprire i crescenti costi ambientali imposti dalle normative. Il sovrapprezzo, variabile tra 1 e 72 euro, sarà applicato dal 1 gennaio 2025 su tutti i voli in partenza dai paesi UE, Regno Unito, Norvegia e Svizzera.