Giappone, inflazione Tokyo core sale più delle attese a giugno
Nel mese di giugno, in Giappone l’inflazione core dell’area di Tokyo misurata dalla componente core dell’indice dei prezzi al consumo è salita del 2,1%, rispetto al +2% atteso dal consensus degli analisti. Il dato headline dell’inflazione è avanzato del 2,3% su base annua, oltre la crescita del 2,2% di maggio.
L’accelerazione dell’inflazione dà spazio alla Bank of Japan, banca centrale del Giappone, per continuare ad alzare i tassi di interesse, ancora inchiodati allo zero, dopo la fine dell’era dei tassi negativi annunciata dall’istituzione alla metà di marzo.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.