Economia

L’editoriale del magazine Wall Street Italia di luglio 2024

“Le cose veramente importanti, di solito non sono urgenti. Le cose poco importanti diventano urgenti quando manca la corretta pianificazione per poterle gestire senza affanni”. è una delle frasi più famose di Dwight Eisenhower. Durante la seconda guerra mondiale, Eisenhower servì come comandante supremo delle Forze Alleate in Europa.

In questo ruolo, fu responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di operazioni militari su larga scala, fino allo straordinario D-Day, lo sbarco in Normandia. Una delle più grandi e complesse operazioni della storia militare, che richiese una pianificazione meticolosa e un coordinamento straordinario. In qualità di presidente degli Stati Uniti (1953-1961), Eisenhower applicò i suoi principi di pianificazione a vari aspetti della politica nazionale e internazionale. Creò il “Sistema delle Autostrade Interstatali”, uno dei progetti più ambiziosi nella storia americana, che richiese una pianificazione dettagliata e una visione a lungo termine.

Alla base del suo lavoro c’è una matrice che divide le attività in quattro quadranti basati sulla loro urgenza e importanza:

1) Importanti e urgenti: compiti che richiedono attenzione immediata.

2) Importanti, non urgenti: compiti che sono cruciali per il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine ma non richiedono azione immediata.

3) Non importanti, urgenti: compiti che richiedono attenzione immediata ma non contribuiscono significativamente agli obiettivi a lungo termine.

4) Non importanti, non urgenti: compiti che hanno poco o nessun valore reale e possono spesso essere eliminati.

Questo approccio aiuta le persone a concentrarsi su ciò che è veramente importante, migliorando l’efficienza e riducendo lo stress. Le organizzazioni utilizzano questi principi per sviluppare strategie a lungo termine e gestire progetti complessi. La sua enfasi sulla pianificazione e la sua capacità di prevedere e gestire l’incertezza continuano a influenzare il modo in cui le persone e le organizzazioni affrontano le sfide.

La sua filosofia, che distingue tra l’importanza del processo di pianificazione rispetto al piano stesso, rimane un principio guida fondamentale per chiunque desideri migliorare la propria gestione del tempo e delle risorse. Peccato che nessuno ne parli mai in finanza e nella gestione del risparmio. Forse, Eisenhower, sarebbe molto più utile di tanti millantatori, profeti di guadagni e crescite che non arrivano mai. Eisenhower, li metterebbe in riga indicando loro cosa fare. Indicando a noi cosa fare.

 

 

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