di Leslie Griffe de Malval, Global Equity Fund Manager, Crédit Mutuel Asset Management Crédit Mutuel Asset Management è una società di gestione del risparmoo del Gruppo La Française, la holding della linea di business della gestione patrimoniale del Credit Mutuel Alliance Fédérale.

Investimenti: perché il mercato cinese ha perso appeal

Investire in società cinesi quotate in Borsa genera un certo scetticismo tra gli investitori. In effetti, dalla fine del 2020, i mercati azionari cinesi non hanno registrato performance positive.

Diverse ragioni spiegano questa sottoperformance:

1- Dalla fine del 2020, le autorità cinesi hanno inasprito notevolmente le normative in diversi settori, penalizzando le aziende del settore digitale, dell’istruzione e farmaceutico. Queste leggi più restrittive hanno pesato fortemente su alcuni titoli e hanno smorzato il sentiment degli investitori a causa dell’incertezza che hanno creato;

2- La Cina ha tardato più di altri Paesi a riprendersi dal COVID-19. L’effetto della riapertura non è stato così significativo come ci si aspettava; la fiducia dei consumatori nell’economia cinese è stata scossa e gli alti tassi di disoccupazione hanno incoraggiato più il risparmio che la spesa;

3- L’effetto ricchezza tra la popolazione cinese è stato significativamente influenzato da una grave crisi immobiliare che ha caratterizzato il Paese. Il governo cinese mirava a stabilizzare quello che considerava un mercato immobiliare eccessivamente speculativo. I prezzi degli immobili sono calati drasticamente e attualmente rimangono instabili. Alcuni costruttori sono falliti, mentre altri si trovano in situazioni precarie. Il settore immobiliare rappresenta circa il 30% del PIL e il suo cattivo stato di salute sta un forte impatto sulla crescita e sulla fiducia dei cinesi, in quanto gli immobili rappresentano una componente significativa della loro ricchezza.

4- Il governo cinese, soddisfatto della crescita nel 2023, non ritiene necessarie misure di sostegno economico significative per stimolare vigorosamente la domanda interna;

5- Le tensioni geopolitiche con gli Stati Uniti, e ora anche con l’Europa, per i dazi doganali, i divieti di acquisto di alcune tecnologie (semiconduttori) e le restrizioni agli investimenti americani in Cina pesano sul sentiment;

6- Le incertezze derivanti dalle elezioni statunitensi di novembre mettono in dubbio il trattamento riservato alla Cina, soprattutto in caso di un’eventuale elezione di Donald Trump, che ha espresso l’intenzione di aumentare ulteriormente i dazi.

Questa mancanza di visibilità scoraggia gli investitori dall’esporsi al mercato cinese, che attualmente è sottopesato da molti. Tuttavia, il mercato è ancora interessante grazie alle valutazioni attraenti, alle potenziali misure governative a favore dei consumi, ai piani di sostegno al mercato azionario (riacquisto di azioni, pagamento di dividendi) e alle opportunità offerte dalle società di alta qualità, sia leader nazionali che internazionali.