Arte: tra i nuovi acquirenti è boom di under 40. In evidenza design, borse e gioielli
Il mercato dell’arte piace ai giovani, soprattutto agli under 40, che continuano a trainare la domanda come diretta conseguenza della digitalizzazione e delle strategie di espansione delle principali major. Così emerge dal report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private.
Arte: chi sono i nuovi acquirenti
Secondo la ricerca, i nuovi acquirenti hanno determinato, negli ultimi anni, una crescente attenzione per alcuni artisti millennial ultra-contemporanei, nonché per i beni della categoria del lusso, tra cui design, borse e gioielli. Christie’s ha registrato un +35% di nuovi clienti, di cui oltre un terzo è costituito da Millennials. Anche Sotheby’s e Phillips dichiarano che del 40% di nuovi offerenti un terzo è costituito dalla generazione dei Millennial.
E tra i trend più interessanti si cita anche il grande progresso per i comparti del lusso, tra cui in particolare design da collezione e orologi. Beni che possono risultare spesso di più semplice comprensione rispetto all’arte – in primis l’arte contemporanea –, soprattutto per nuovi acquirenti nel settore dei Passion Assets.
Gli Stati Uniti, insieme a New York, restano il mercato più attivo grazie a una forte e stabile domanda locale, supportata dalla più grande base di HNWI e Ultra-HNWI al mondo e da una solida infrastruttura culturale. La domanda di beni da collezione in Asia è rimasta sostenuta, nonostante le complessità dovute alla pandemia, con Hong Kong al centro degli investimenti delle major. Londra ha perso terreno, mentre Parigi ha guadagnato spazio grazie ai significativi investimenti di gallerie e fiere internazionali.
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Mercato dell’arte: 2024 inizia al rallentatore
Dopo un 2022 da record, il mercato dell’arte ha vissuto un 2023 di fisiologico assestamento, registrando un calo di fatturato complessivo a livello globale del 3% circa (-18,2% se viene incluso l’impatto positivo non ricorrente delle Single Owner Collection 2022).
E i primi sei mesi del 2024 confermano il rallentamento del mercato dell’arte dopo un 2023 di fisiologico assestamento a seguito di un 2022 da record. A livello globale il giro d’affari delle principali case d’asta – Christie’s, Sotheby’s e Phillips – ha registrato una contrazione a doppia cifra, caratterizzata da offerte in diminuzione e scelte dei collezionisti più conservative.
Il settore fieristico, nonostante la vitalità ritrovata dopo la crisi pandemica e gli ottimi livelli di affluenza, conferma la cautela negli acquisti, soprattutto nei giorni successivi a quelli di apertura dedicati ai più importanti collezionisti, alle prese con prezzi record.