Finale Piazza Affari +0,1%, Eni in vetta al Ftse Mib
Chiusura poco mossa per Piazza Affari nell’ultima seduta di una settimana caratterizzata dalle trimestrali. Il Ftse Mib termina in rialzo di un modesto 0,1% a 33.812 punti, con Saipem (-4,2%), Stm (-3,9%) e Stellantis (-3,05%) in coda. In luce Eni (+3,3%) dopo i conti migliori delle attese e il miglioramento della guidance, Cucinelli (+3,1%) e Leonardo (+3,1%), dopo una commessa con la Marina Militare.
Dall’agenda macro è giunto il dato sull’inflazione core Pce, stabile al 2,6% annuo a giugno. Seppur leggermente al di sopra delle attese (2,5%) il dato non sposta le aspettative di un taglio dei tassi Fed a settembre, anche alla luce dell’andamento solido della spesa. La fiducia dei consumatori misurata dall’Università del Michigan è scesa invece ai minimi da 8 mesi a luglio.
In Italia, il sentiment delle imprese continua a peggiorare mentre quello dei consumatori registra un miglioramento.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si riduce a 135 punti base, con il decennale italiano al 3,75% e il benchmark tedesco al 2,4%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent scivola a 80,5 dollari al barile e si avvia verso il terzo calo settimanale consecutivo, complice la debole domanda cinese. L’oro viaggia in lieve rialzo a 2.384 l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta 1,086 e il dollaro/yen si attesta a 153,7 in attesa della riunione della Bank of Japan della prossima settimana.
Breaking news
Finale incerto per Piazza Affari e le altre borse europee, aspettando le riunioni delle banche centrali. Acquisti su Saipem e Unipol
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record storico a 41.733,97 punti, registrando un aumento dello 0,8%. Tuttavia, il calo di Apple ha influenzato il mercato, con il titolo in ribasso del 2,6%. Anche lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno mostrato perdite.
Ferrari ha recentemente acquistato azioni proprie su Euronext Milan e New York Stock Exchange, parte di un programma di riacquisto di azioni da 250 milioni di euro. Questo è un segmento di un progetto più ampio da 2 miliardi di euro, da completare entro il 2026. Nonostante l’operazione, il titolo Ferrari ha registrato un calo dell’1,60% a Milano.
Inizio settimana contrastato per Wall Street, con l’attenzione rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse. Anche le banche centrali di Regno Unito e Giappone si riuniranno nei prossimi giorni.