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WALL STREET AVANZA, OCCHI PUNTATI SULLA FED

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Seconda seduta consecutiva di rialzi per la borsa americana. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.78% a 12480, l’S&P500 lo 0.61% a 1362, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.35% a 2358. Anche oggi non e’ mancata la volatilita’ dovuta ad un certo nervosismo provocato dall’attesa per la decisione sui tassi da parte della Fed.

La Banca Centrale, gia’ riunitasi a Washington, nella giornata di mercoledi’ decidera’ sulle nuove azioni di politica monetaria ad appena una settimana di distanza dalla manovra straordinaria con cui aveva ridotto dello 0.75% i fed funds all’attuale 3.5%. Gli operatori restano comunque fiduciosi su un altro taglio al costo del denaro e scommettono su un abbassamento di 50 punti base al 3.00%.

Il proseguimento della politica accomodante della Fed potrebbe fornire un valido supporto all’economia, indebolita negli ultimi mesi dal calo del mercato immobiliare, dalla crisi del credito e dagli elevati prezzi energetici. Gli investitori stanno iniziando ad apprezzare tale ipotesi che, in parallelo al piano di rimborsi fiscali annunciato dal governo Usa, dovrebbe permettere agli indici di recuperare le forti perdite registrate dall’inizio dell’anno.

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“Gli investitori sono rientrati sul comparto azionario proprio su tale visione, fiduciosi sul fatto che tassi d’interesse piu’ bassi permetteranno all’economia di evitare l’ingresso in una fase di recessione e agli utili aziendali di rimbalzare nella seconda meta’ dell’anno” ha affermato Frederic Ruffy, analista di Optionetics.

“La condizione di ipervenduto creatasi con il recente sell-off sta inoltre attirando un numero maggiore di investitore sui mercati alla ricerca di nuove opportunita’ di rimbalzo. I titoli finanziari e il comparto retail potrebbero beneficiare particolarmente di questa situaziond” ha affermato Rick Meckler, presidente della banca d’investimento LibertyView Capital Management.

In chiaroscuro i dati giunti in mattinata dal fronte macro. Nel mese di dicembre gli ordini di beni durevoli sono schizzati del 5.2%, ad un livello nettamente migliore di quello atteso. A gennaio pero’, la fiducia dei consumatori ha registrato una contrazione a 87.9 punti, sollevando alcuni timori sulla spesa delle famiglie americane nei prossimi mesi.

Sul fronte societario, American Express (AXP) ha annunciato una trimestrale inferiore alle attese. Negativo anche il rapporto diffuso da Countrywide Financial (CFC). Ha fatto meglio del consensus la conglomerata industriale 3M (MMM).

Sugli altri mercati, nel comparto energetico ancora in progresso il petrolio. I futures con consegna marzo sono avanzati di $0.65 a $91.64 al barile. Sul valutario, stabile l’euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4774. Ad un nuovo record ($933.50) l’oro. I futures con consegna aprile sul metallo prezioso hanno pero’ ritracciato chiudendo la seduta con una perdita intraday di $2.00 a $930.80 all’oncia. In ribasso infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.6580% dal 3.5860% di lunedi’.

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