Germania: produzione industriale +1,4% a giugno
La produzione industriale in Germania ha registrato un aumento a giugno, segnando un punto di svolta positivo per l’economia più grande d’Europa, che aveva mostrato una contrazione inaspettata nell’ultimo trimestre. L’output è aumentato dell’1,4% rispetto a maggio (-4,1% su base annua), superando la stima mediana dell’1% del consensus di Bloomberg. L’espansione è stata guidata dai settori automobilistico ed elettrico.
Questo incremento segue un aumento maggiore del previsto negli ordini di fabbrica registrati a giugno, anche se altri dati recenti hanno deluso: il prodotto interno lordo, il sentiment delle imprese e un indicatore dell’output del settore privato hanno tutti registrato cali sorprendenti.
“Il periodo di debole domanda non è ancora stato completamente superato”, ha dichiarato la Bundesbank nel suo rapporto di luglio, avvertendo che “probabilmente l’attività industriale migliorerà solo lentamente”. Tuttavia, la banca centrale tedesca ha predetto un’attività economica leggermente più solida nel terzo trimestre.
Con i produttori che fino a questo momento dell’anno hanno sottoperformato, il compito di sostenere la crescita è ricaduto sui servizi. Un impulso dall’industria risulterebbe in una ripresa più equilibrata per la Germania — specialmente con l’inflazione che si dimostra ostinata e gli aumenti salariali elevati che stanno svanendo.
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La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.