Ancora un’apertura in calo per gli indici azionari americani. Il Dow Jones segna una perdita dello 0.15% a 12184, l’S&P500 dello 0.10% a 1325, il Nasdaq arretra –0.51% a 2267. La trimestrale di Cisco, le deludenti vendite al dettaglio e l’elevato numero delle richieste di sussidio stanno rendendo sempre piu’ facile la vita ai ribassisti.
A soffrire maggiormente e’ il comparto tecnologico sulla scia del debole outlook annunciato nell’after hour di ieri sera dal colosso network Cisco Systems (CSCO). L’azienda ha riportato un incremento dei profitti del 7% e previsto una crescita dei ricavi per il trimestre in corso del 10%, non sufficiente a soddisfare le stime degli analisti pari a +15%. Il titolo e’ in ribasso del 9% circa nel preborsa e sembra diretto verso nuovi minimi di 52 settimane. A deludere e’ stata anche l’azienda di chip Infineon Technologies (IFX) il cui titolo arretra -17.5% prima dell’apertura.
L’allarme di Cisco non fa altro che aggravare la situazione sui mercati, intensificando la sensazione che la recessione e’ gia’ arrivata. Il rallentamento degli utili aziendali, finora supportati dalla domanda straniera sulla scia del dollaro debole, rappresenta l’ultimo evidente segnale di una brusca frenata della crescita economica a livello globale.
Un altro elemento di preoccupazione in mattinata e’ rappresentato dall’annuncio delle vendite comparate relative al settore retail. Gli analisti hanno stimato risultati piatti o addirittura in calo, il che rappresenterebbe un segnale d’allarme e il peggiore degli ultimi 30 anni. Wal-Mart (WMT) ha riportato un rialzo anemico (appena +0.5% contro le attese di +2.1%), risultati in calo dell’1.1% perTarget (TGT). I due titoli perdono rispettivamente il 3% e il 2%. Ieri il colosso Macy’s (M) ha annunciato un taglio di 2300 posti di lavoro in risposta all’evidente rallentamento della domanda dei consumatori.
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Pressioni giungono anche dal fronte macro. Le nuove richieste di sussidio da parte dei senza lavoro e’ diminuito rispetto alla scorsa settimana, ma si e’ comunque attestato a livelli superiori alle attese. Piu’ tardi in mattinata sara’ diffuso il dato sulle vendite di case con contratti in corso.
Tornano infine sotto i riflettori le operazioni di M&A. Da un articolo apparso sul Wall Street Journal si apprende che Delta (DAL) e Northwest Aitlines (NWA) potrebbero annunciare la fusione gia’ entro la prossima settimana. L’operazione ha originato nuove speculazioni su un possibile accordo anche tra UAL e Continental Airlines (CAL).
Sugli altri mercati, arretra il petrolio. Nei primi minuti i futures con consegna marzo sull’oro nero segnano un ribasso di $0.58 a $86.56 al barile. Sul valutario, ancora in ribasso l’euro rispetto al dollaro a 1.4535. L’oro e’ in ribasso di $1.50 a $903.50 all’oncia. In progresso i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.59%.
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