Listini in rialzo quando manca un’ora e mezza dalla fine delle contrattazioni. Il Dow Jones segna +0.71% a 12286, l’S&P500 sale dell’1.09% a 1340, il Nasdaq avanza +1.06% a 2302. E’ sorprendente come il mercato sia riuscito, fino ad ora, a reggere alle pessime notizie giunte da piu’ fronti nelle ultime ore, Le deludenti trimestrali societarie, le deboli vendite al dettaglio, l’elevato numero delle richieste di sussidio e l’ennesimo calo del comparto immobiliare sono tutti segnali che confermano l’ingresso in recessione. C’e’ da dire comunque che i listini escono da una serie negativa di tre sedute, per un calo complessivo del 5%.
Si spinge al rialzo il comparto tecnologico nonostante il debole outlook annunciato nell’after hour di ieri sera dal colosso network Cisco Systems (CSCO). L’azienda ha riportato un incremento dei profitti del 7% e previsto una crescita dei ricavi per il trimestre in corso del 10%, non sufficiente a soddisfare le stime degli analisti pari a +15%. Il titolo, in ribasso del 9% circa nel preborsa, e’ riuscito a ridurre le perdite e girare in positivo dopo essere rimbalzato sui minimi di 52 settimane. A deludere e’ stata anche l’azienda di chip Infineon Technologies (IFX) il cui titolo continua a trattare in calo di oltre il 13%.
L’allarme di Cisco non fa altro che aggravare la situazione sui mercati, intensificando la sensazione che la recessione e’ gia’ arrivata. Il rallentamento degli utili aziendali, finora supportati dalla domanda straniera sulla scia del dollaro debole, rappresenta l’ultimo evidente segnale di una brusca frenata della crescita economica a livello globale.
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Un altro elemento di preoccupazione e’ rappresentato dall’annuncio delle vendite comparate relative al settore retail. Gli analisti hanno stimato risultati piatti o addirittura in calo, il che rappresenterebbe un segnale d’allarme e il peggiore degli ultimi 30 anni. Wal-Mart (WMT) ha riportato un rialzo anemico (appena +0.5% contro le attese di +2.1%), risultati in calo dell’1.1% per Target (TGT). Ieri il colosso Macy’s (M) ha annunciato un taglio di 2300 posti di lavoro in risposta all’evidente rallentamento della domanda dei consumatori.
Pressioni giungono anche dal fronte macro. Le nuove richieste di sussidio da parte dei senza lavoro e’ diminuito rispetto alla scorsa settimana, ma si e’ comunque attestato a livelli superiori alle attese. Inferiori al previsto sono risultati gli ultimi dati sulle vendite di case con contratti ancora in corso.
A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Specialized Finance +6.6%, Airlines +5.4%, Department Stores +3.8%, Consumer Electronics +3.4%, e Home Furnishings +3.4%. Tra i piu’ forti ribassi: Fertilizer & Agricultural Chemicals -3.7%, Electronic Equipment Manufacturing -2.9%, Construction & Engineering -2.5%, Managed Healthcare -2.0%, e Computer Hardware -2.0%
Alle 12.30 E.T. il volume di scambio e’ di 587 milioni di pezzi al NYSE e 1.184 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1355 a 1619 al Nyse e 1223 a 1575 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 1 a 24 al NYSE e 3 a 61 al Nasdaq.
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