Piazza Affari apre in calo dopo sell-off Wall Street
Le borse europee aprono ancora in ribasso, dopo il calo della vigilia e le vendite a Wall Street, in un sell-off guidato dai tecnologici (-9,5% per Nvidia) che ricorda in parte quello di inizio agosto. A Piazza Affari, il Ftse Mib arretra dello 0,8% a 33.580 punti, con Stm (-1,7%), Moncler (-1,5%) e Stellantis (-1,4%) tra le peggiori, mentre si muove in controtendenza Saipem (+0,8%).
I dati deboli sull’attività manifatturiera degli Stati Uniti, peggiori delle attese, hanno riacceso i timori per l’economa a stelle e strisce, in attesa del rapporto chiave di venerdì sul mercato del lavoro, che potrebbe incidere sul ritmo dei tagli dei tassi della Fed. Intanto, oggi sono in programma i numeri relativi ai posti vacanti di luglio (report Jolts) e gli ordini di fabbrica.
In Europa, invece, focus sui Pmi servizi di Italia, Spagna ed eurozona, oltre ai prezzi alla produzione dell’area euro. In programma anche un intervento del membro francese della Bce Villeroy.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 147 punti base, con il decennale italiano al 3,71% e il benchmark tedesco al 2,24%.
Tra le materie prime, petrolio ancora in calo dopo il crollo (quasi -5%) della seduta precedente. Il Brent scambia intorno a 73 dollari al barile e il Wti è sceso sotto i 70 dollari per la prima volta da inizio gennaio. Oro in area 2.487 dollari l’oncia aspettando i nonfarm payrolls di venerdì.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,105 mentre il dollaro/yen oscilla intorno a 145.
Breaking news
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta intensificando la sua battaglia contro Google, chiedendo la vendita del browser Chrome
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