Volvo rivede al ribasso previsioni di utile al 2026 e amplia la collaborazione con Nvidia
Le incertezze che affliggono il settore automobilistico non risparmiano nemmeno Volvo. La casa automobilistica svedese, sotto il controllo della conglomerata cinese Geely Group, ha rivisto al ribasso le previsioni di utile lordo per il 2026, stimando un margine tra il 7% e l’8%, rispetto alla precedente stima che superava l’8%. Anche le previsioni di ricavi sono state ridimensionate, passando da un intervallo tra i 550 e i 600 miliardi di corone svedesi a valori inferiori.
Volvo ha deciso di abbandonare il piano che prevedeva la vendita esclusiva di auto elettriche entro la fine del decennio, a causa delle difficoltà incontrate nella transizione verso veicoli più ecologici, una sfida che sta impattando l’intera industria automobilistica a livello globale. In parallelo, però, l’azienda ha annunciato l’ampliamento della sua partnership con Nvidia.
Le prossime auto elettriche saranno costruite su una nuova piattaforma flessibile basata su software, progettata per ridurre i costi di produzione. Il modello Ex90 sarà il primo veicolo a sfruttare questo sistema di produzione digitale centralizzato, che integra la tecnologia avanzata di intelligenza artificiale fornita dalla società statunitense Nvidia.
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L’Istat ha rilevato un aumento del 2,6% nella produzione edilizia a novembre rispetto a ottobre. Nel trimestre settembre-novembre 2024, la crescita è stata dell’1,4% rispetto al trimestre precedente. L’indice corretto per gli effetti di calendario ha segnato un incremento del 3,6% annuo, mentre quello grezzo è cresciuto dello 0,1%.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in positivo, sostenuta dalle aspettative sulla seconda amministrazione Trump e dalle indicazioni di politica monetaria della Banca del Giappone. L’indice Nikkei ha guadagnato l’1,17%, mentre il Topix ha registrato un incremento dell’1,19%.
Avvio poco mosso per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari intorno alla parità. Oggi Wall Street chiusa per festività
A dicembre, i prezzi alla produzione in Germania hanno registrato una flessione dello 0,1% su base mensile, rispetto al +0,3% previsto