Società

Premio Nobel Stiglitz esorta la Fed a tagliare i tassi di 50 punti base

Il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz ha dichiarato che la Federal Reserve dovrebbe tagliare i tassi di interesse di mezzo punto nel corso della prossima riunione, accusando la banca centrale statunitense di essersi spinta “troppo in là, troppo in fretta” con l’inasprimento della politica monetaria e di aver peggiorato il problema dell’inflazione.

Le dichiarazioni di Stiglitz precedono l’importante pubblicazione dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti, con gli investitori che monitorano attentamente il conteggio delle non farm payroll, ossia le buste paga non agricole di agosto, alla ricerca di indizi sull’entità del taglio dei tassi previsto per questo mese.

Secondo gli analisti, il risultato più probabile della riunione della Fed del 17-18 settembre è un taglio dei tassi di 25 punti base, anche se negli ultimi giorni sono aumentate le scommesse su una riduzione di 50 punti base. Un punto base è pari a 0,01 punti percentuali.

Stiglitz chiede un taglio tassi corposo

Stiglitz, che ha vinto il Premio Nobel nel 2001 per le sue analisi di mercato, si unisce a coloro che, come il capo economista statunitense di JPMorgan, chiedono un taglio dei tassi più consistente questo mese.

“Ho criticato la Fed perché si è spinta troppo in là, troppo in fretta”, ha dichiarato Stiglitz a Steve Sedgwick della CNBC venerdì scorso, in occasione dell’annuale Forum Ambrosetti tenutosi a Cernobbio.

Stiglitz ha affermato che è “davvero importante” che la Fed abbia normalizzato i tassi di interesse, aggiungendo che è stato un errore per la banca centrale statunitense aver tenuto il tasso di riferimento vicino allo zero per un periodo così lungo dal 2008.

Se fosse un responsabile delle politiche della Fed, Stiglitz ha dichiarato che voterebbe a favore di un taglio dei tassi più consistente alla riunione di settembre della banca centrale, “perché penso che si siano spinti troppo in là, e questo aiuterebbe in realtà la questione dell’inflazione e dell’occupazione”.

Alla domanda se questo significhi che ritiene che un taglio dei tassi di 50 punti base dovrebbe essere sul tavolo indipendentemente dal dato sui non-farm payrolls di agosto, Stiglitz ha risposto: “Sì”.

Chi è contro il taglio dei tassi

Ma c’è anche chi è convinto che un taglio dei tassi della Fed potrebbe essere “molto pericoloso” per i mercati. Così George Lagarias, capo economista di Forvis Mazars, ha dichiarato che, sebbene nessuno possa garantire l’entità del taglio dei tassi della Fed nella riunione di settembre, è “fermamente” nel campo che chiede una riduzione di un quarto di punto.

“Non vedo l’urgenza di un taglio di 50 punti base”, ha dichiarato Lagarias giovedì a ‘Squawk Box Europe’ della CNBC.

“Il taglio di 50 [punti base] potrebbe inviare un messaggio sbagliato ai mercati e all’economia. Potrebbe inviare un messaggio di urgenza e, sapete, potrebbe essere una profezia che si autoavvera”, ha continuato. “Quindi, sarebbe molto pericoloso se si decidesse di farlo senza una ragione specifica. A meno che non ci sia un evento, qualcosa che turbi i mercati, non c’è motivo di panico”