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TASSI USA: ATTENZIONE A QUESTA CURVA

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(WSI) – Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti interessando tutta la curva in seguito al dato migliore delle attese del Pil dell’intera area, seppure in rallentamento. Il dato preliminare del quarto trimestre 2007 ha infatti registrato una crescita dello 0,4% t/t dallo 0,8% t/t. In linea con le attese invece la crescita tedesca e francese. Intanto in Germania continuano gli scioperi per il rinnovo dei contratti da parte dei lavoratori del settore siderurgico, malgrado gli appelli della Bce ad una calmierazione al fine di evitare una spirale prezzi salari.

Trichet ieri non ha aggiunto niente di nuovo rispetto agli interventi precedenti. È stato infatti ribadito che l’obiettivo principale dell’istituto è la stabilità dei prezzi ed in relazione ai mercati finanziari ha evidenziato che c’è una correzione in atto e che le banche centrali faranno il necessario per calmierare la crisi. Intanto, Natixis, quarta banca francese per capitalizzazione di mercato, ha annunciato per il 2007 svalutazioni per oltre 1 Mld€, 817 Mln€ legati ai mutui subprime e 380Mln€ per l’esposizione sulle compagnie di assicurazioni di bond. Sul decennale la resistenza si colloca a 4,05%.

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Negli Usa tassi di mercato in rialzo ma solo sulla parte a lungo termine, con conseguente continuazione dell’irripidimento della curva: lo spread sul segmento 2-10 anni è arrivato pertanto a 191pb. L’atteso discorso di Bernanke davanti alla commissione bancaria del senato, ha confermato la possibilità che la Fed proceda ad ulteriori tagli dei tassi, a partire dalla riduzione di 50pb attesa il prossimo 18 marzo. Il governatore della Fed si è soffermato sulle possibili ripercussioni sulla crescita derivanti dal restringimento del credito, ipotizzando un recupero eventuale solo a fine anno. Molto nette anche le parole del ministro del tesoro Paulson che ha dichiarato che la crisi dei subprime ha innescato la scintilla per il credit crunch.

Nel frattempo Moody’s ha tagliato di sei notch (da AAA ad A3) il rating sulla compagnia di assicurazione di bond FGIC, dichiarando allo stesso tempo che i principali due operatori MBIA ed Ambac sono meglio posizionati e confermando che il processo di revisione del rating su queste ultime terminerà a fine mese.

Aumentano le pressioni da parte dei rappresentanti di enti locali Usa (ieri è stata la volta del governatore di New York) affinché l’attività delle monoline relativa ai titoli degli enti locali, venga divisa da quella relativa ai CDO. Nel breve termine potrebbe risultare molto importante la resistenza a quota 3,87% sul decennale.


Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro. Per oggi confermiamo la resistenza in area 1,4660. Primo supporto a 1,46. Lieve deprezzamento dello Yen nonostante l’andamento contrastato delle borse asiatiche e la chiusura negativa di quelle americane. Durante la notte la Boj ha lasciato i tassi di interesse invariati allo 0,50% con decisione unanime. Il deprezzamento è stato più marcato verso Euro piuttosto che verso Dollaro. Il cross sembrerebbe destinato a raggiungere la resistenza posta a 158,90, con possibilità di salire fino a 159,50. Nel frattempo è proseguito l’apprezzamento dello Yuan cinese verso Dollaro dopo che il fmi ha dichiarato che un apprezzamento più rapido sarebbe nell’interesse del paese.


Materie Prime: in rialzo il greggio Wti su segnali di crescita economica più marcata in Asia dopo il Pil giapponese superiore alle attese. Tra i metalli industriali è proseguita la corsa dell’alluminio (+4,4%) sulla scia della notizia che la compagnia africana Eskom potrebbe chiudere due fonderie in Sud Africa ed una in Mozambico addirittura per un anno, sulla scia della seria crisi energetica africana. In calo invece gli altri metalli industriali. Tra i preziosi stabile l’oro (+0,1%), lieve calo per l’argento (-0,6%). Tornano a brillare le materie agricole su segnali di aumento della domanda. Buoni rialzi per il grano (+4,1%), soia (+3%) e mais (+2,8%).

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