Borsa Tokyo -1,5%, paga nuove dichiarazioni Bank of Japan su tassi. Yen sale sul dollaro a record da gennaio dopo dibattito TV Trump-Harris
Seduta negativa per l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo, che arretra di oltre l’1,5%, a quota 35.589,33 punti.
L’indice paga il rafforzamento dello yen sul dollaro, scatenato dalle dichiarazioni dell’esponente della Bank of Japan Junko Nakagawa, che ha detto oggi che la banca centrale del Giappone continuerà ad alzare i tassi di interesse, se l’economia e l’inflazione si muoveranno in linea con le sue previsioni.
Dopo il dibattito televisivo tra i candidati alle elezioni presidenziali Usa Donald Trump e Kamala Harris, lo yen si è rafforzato nei confronti del dollaro Usa al record dal mese di gennaio, portando il rapporto di cambio USD-JPY a scendere fino a JPY 140,97, in calo di oltre l’1%.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.