Italia, debito pubblico in calo a luglio: il bilancio della Banca d’Italia
Nel mese di luglio il debito delle Amministrazioni pubbliche italiane ha registrato una riduzione di 1,1 miliardi di euro rispetto a giugno, portandosi a 2.946,6 miliardi. La Banca d’Italia ha riportato che questo calo è stato reso possibile grazie a un avanzo di cassa di 1,9 miliardi, che ha bilanciato l’aumento del debito dovuto agli scarti e ai premi all’emissione e al rimborso, alla rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e alle variazioni dei tassi di cambio, che complessivamente hanno accresciuto il debito di 0,8 miliardi.
Le riserve liquide del Tesoro sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto al mese precedente, stabilizzandosi a 45,4 miliardi di euro. Guardando ai vari sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni locali e quello delle Amministrazioni centrali sono scesi rispettivamente di 0,7 miliardi e 0,4 miliardi, mentre il debito degli Enti di previdenza è rimasto stabile.
La durata media residua del debito è rimasta costante a 7,7 anni, in linea con il mese precedente. A luglio, la quota di debito detenuta dalla Banca d’Italia è scesa leggermente al 23,0% dal 23,1% di giugno. A giugno, ultimo mese per cui sono disponibili i dati, la percentuale di debito detenuta da investitori non residenti è salita al 29,2% dal 28,9% di maggio, mentre quella detenuta da investitori residenti, principalmente famiglie e imprese non finanziarie, è aumentata al 14,5% rispetto al 14,4% del mese precedente.
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