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Investimenti: Gen Z italiana più propensa al rischio, gli asset preferiti

In Europa si sta assistendo a una vera e propria un’impennata del numero di giovani investitori. E l’Italia, a quanto pare, non fa eccezione. La causa è da ricondurre alla GenZ, generazione nata a cavallo del nuovo secolo, che inizia a investire sempre prima rispetto a qualsiasi generazione precedente. A fare luce sule nuove tendenze di investimento è un recente sondaggio rappresentativo della popolazione italiana condotto da Dynata per conto di Revolut. Ecco che cosa è emerso.

Gen Z: cosa conta nella scelta del consulente

Secondo il sondaggio, gli investitori italiani appartenenti alla Generazione Z mostrano in generale una maggiore propensione al rischio rispetto alle altre generazioni. Lo dimostra il fatto che  il 12% degli italiani nella fascia di età 18-24 anni ha dichiarato di essere disposto a correre maggiori rischi per ottenere il massimo dai propri investimenti, mentre solo il 9% degli over 45 è disposto a fare lo stesso.

Quando si tratta di scegliere una società di investimenti, le generazioni più giovani sono più interessate a commissioni basse e trasparenti (34%), seguite dall’affidabilità del fornitore (27%). Particolare attenzione è rivolta anche alle risorse educative, considerate importanti dal 10% del campione. Una percentuale che scende con l’aumentare dell’età.

Gli asset preferiti

La società fintech UK ha spiegato inoltre che, in Italia, la fetta dei giovani investitori, quella con un’età compresa tra 18 e 34 anni rappresenta ora il 69% della base utenti totale dei servizi di investimento di Revolut in Italia, una percentuale superiore alla media europea, che si attesta al 62%, e che piazza il nostro Paese al terzo posto nella classifica europea dopo Belgio (72%) e Paesi Bassi (70%).

In Italia, gli investimenti in azioni rappresentano l’11% del totale, superati dagli ETF e obbligazioni, entrambi al 12%. La dimensione media del portafoglio di investimento in Italia è di oltre 1.100 €, con gli investitori più giovani (18-25) che iniziano con importi più bassi e portafogli medi di 331 € e quelli che si avvicinano ai 35 anni che investono oltre 1.100 €.

Tra i titoli preferiti, spicca il gigante tecnologico americano Nvidia, che guida i progressi nell’intelligenza artificiale: il titolo statunitense è stato l’asset più scambiato la scorsa estate.

L‘ETF più venduto è stato Vanguard S&P 500 mentre il più acquistato è stato iShares Edge MSCI World Quality Factor. Tra i titoli UE il top mover è stato Varta AG sia come più venduto che come più acquistato.