Directa Sim, crescita record nel primo semestre 2024
La società italiana Directa Sim, operante nel settore del trading online e degli investimenti, ha divulgato i risultati del primo semestre 2024 che mostrano un’espansione significativa della sua attività. I conti attivi hanno visto un incremento del 17,9%, toccando la cifra di 92.132, mentre gli asset totali detenuti per conto dei clienti hanno superato la soglia dei 5 miliardi di euro, posizionandosi esattamente a 5,712 miliardi, con un aumento del 22% rispetto all’ultimo semestre del 2023.
Il margine di intermediazione ha visto un’impennata del 35,3%, raggiungendo i 18,65 milioni di euro, a fronte dei 13,78 milioni del semestre precedente, mentre l’utile lordo ha segnato un salto dell’82,7%, arrivando a 9,9 milioni di euro. Anche l’utile netto ha registrato una notevole crescita, salendo a 6,7 milioni di euro, il che rappresenta un incremento del 78,1% rispetto ai 3,8 milioni dell’anno precedente.
Nonostante una leggera diminuzione della quota di mercato sul mercato azionario italiano, scesa al 4,54% con una riduzione dello 0,59%, Directa ha visto aumentare la sua presenza nel settore del trading online, dove la sua quota di mercato è cresciuta al 14,2%, con un incremento dello 0,6%. La società ha inoltre continuato a investire nello sviluppo della sua piattaforma “Libera” e ha stretto nuove partnership con importanti attori del settore finanziario come Vanguard, Dws-Xtracker e Fidelity International.
Le aspettative per la chiusura dell’anno sono altrettanto positive, con la società che prevede di superare i risultati già record del 2023, nonostante la tendenza stagionale a una diminuzione delle attività nel secondo semestre.
Breaking news
Secondo gli analisti di Bank of America, la crescita dei ricavi nel settore lusso sarà limitata nel secondo semestre del 2024 e nel 2025, con pressioni sui margini e stagnazione dell’EBIT. Il deterioramento è attribuito principalmente al consumatore cinese. La banca ha declassato diverse aziende del settore e rivisto al ribasso i target price di molte azioni.
Le azioni cinesi hanno chiuso in moderato rialzo, supportate da una riduzione imprevista dei tassi di interesse a breve termine e da una forte iniezione di liquidità. L’attesa conferenza stampa del governatore della Banca centrale potrebbe annunciare ulteriori misure di sostegno.
A settembre, l’indice Pmi del settore manifatturiero dell’Eurozona è sceso a 44,8 punti, segnando il livello più basso degli ultimi 9 mesi. Anche l’indice composito della produzione è diminuito, passando da 51 a 48,9 punti, tornando in territorio di contrazione. L’indice Pmi dei servizi è calato a 50,5 punti. Secondo Cyrus de la Rubia di Hcob, l’Eurozona si avvia verso la stagnazione economica.
L’Istat ha rivisto al ribasso la crescita del Pil per il 2023, ora stimata allo 0,7%. I dati aggiornati mostrano anche una crescita del Pil del 4,7% nel 2022 e dell’8,9% nel 2021.
