Intred chiude il primo semestre 2024 con utili in calo
ìIntred, operatore di telecomunicazioni quotato sull’Egm dal luglio 2018, ha chiuso il primo semestre 2024 con un utile netto di 3,5 milioni di euro, segnando una diminuzione del 9,2% rispetto ai 3,9 milioni dello stesso periodo del 2023. Tuttavia, i ricavi sono aumentati a 25,9 milioni di euro, con una crescita del 5,6%.
Considerando anche i ricavi cumulati di Connecting Italia, il totale raggiunge i 27,5 milioni di euro, registrando un incremento del 12,1%. L’Ebitda è salito a 1,5 milioni di euro, con un aumento del 6,7%, e un margine Ebitda del 43,6%, leggermente superiore al 43,5% registrato al 30 giugno 2023.
Il reddito operativo (Ebit) è rimasto sostanzialmente stabile a 5,8 milioni di euro, con un margine Ebit del 22,2%. Gli investimenti nel semestre, come riportato nella nota del gruppo, ammontano a 18,7 milioni di euro, focalizzati principalmente sullo sviluppo della rete proprietaria che ora raggiunge quasi 13.000 chilometri. La posizione finanziaria netta si attesta a 27,4 milioni di euro, rispetto ai 20,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.