Wall Street: futures Usa scattano dopo dietrofront S&P 500 e Dow Jones da valori record. Il commento sulla Fed
Wall Street riparte oggi dopo la sessione contrastata di ieri, che ha visto gli indici S&P 500 e Dow Jones ritracciare dai valori record segnati nelle sessioni precedenti. Forte è però la voglia di ripresa della borsa Usa: alle 7 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones avanzano dello 0,24%, quelli sullo S&P 500 salgono dello 0,48%, mentre i futures sul Nasdaq scattano dello 0,90%.
Lo S&P 500 ha perso ieri lo 0,19% scendendo a quota 5.722,26, mentre il Dow Jones è arretrato di 293.47 punti, o dello 0,70%, a quota 41.914,75 punti. Entrambi i listini hanno interrotto una scia rialzista che andava avanti da quattro sedute consecutive. Piatto il Nasdaq Composite, che ha segnato un lieve rialzo, pari a +0,04%, chiudendo a quota 18.082,21 punti.
Solita Marcelli, direttrice finanziaria di UBS global wealth management, ha commentato alla CNBC il trend di Wall Street ricordando che, di norma, “l’azionario tende a performare bene in quei periodi in cui la Fed allenta la politica monetaria mentre l’economia americana cresce ancora. Tuttavia, per quanto riguarda l’outlook di altre asset class, importante è la capacità della Fed nel riuscire a traghettare gli Stati Uniti verso un soft landing”, evitando dunque il worst scenario della recessione.
La scorsa settimana, la Fed ha iniziato a blindare l’economia Usa annunciando un primo taglio dei tassi sui fed funds Usa, dopo la carrellata di strette monetarie anti inflazione, pari a 50 punti base.
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Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.