Economia

Intesa premia i progetti green delle imprese italiane

Nel corso dell’evento “Come prendersi cura del nostro pianeta?”, svoltosi a Milano, sono stati premiati i vincitori della terza edizione del progetto “In Action Esg Climate”.

Questa iniziativa è stata lanciata lo scorso marzo dalle compagnie vita della divisione insurance di Intesa Sanpaolo (Intesa Sanpaolo Vita e Fideuram Vita), in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, che ha supportato la realizzazione del programma e la selezione dei progetti, con l’obiettivo di fornire un supporto economico concreto a proposte capaci di accelerare la transizione ecologica e creare un mondo più verde e sostenibile.

Il progetto – rivolto a imprese italiane portatrici di soluzioni innovative e con un impatto significativo a favore della trasformazione green – ha raccolto 144 proposte nei settori “Sustainable and Renewable Energy”, “Blue Economy”, “Smart Manufacturing”, “Agritech” e “Sustainable Lifestyle”. L’alta qualità dei progetti finalisti ha portato il comitato esaminatore ad assegnare un secondo posto ex aequo in classifica, aumentando a 650 mila euro il contributo totale dei riconoscimenti, inizialmente fissato a 500 mila euro.

In particolare, la start-up Sinergy Flow, prima classificata, ha ottenuto 250 mila euro grazie ad un progetto finalizzato allo stoccaggio dell’energia proveniente da fonti rinnovabili, per periodi maggiori rispetto ai sistemi tradizionali, utilizzando una tecnologia a celle di flusso e materiali non critici, economici e riciclabili, tra cui lo zolfo.

Poi 150 mila euro sono stati attribuiti a ciascuna delle due start up classificate al secondo posto:

  • Novac, che con lo sviluppo di materiali innovativi volti alla realizzazione di supercondensatori e batterie al litio, è in grado di estendere la vita utile delle batterie e diminuire l’impatto ambientale della loro produzione e smaltimento
  • Phononic Vibes, per il Progetto “Blu Vibes”, che mira a ridurre i rumori e le vibrazioni provocati dagli impianti eolici off-shore, salvaguardando così l’ecosistema marino.

 

Il contributo da 100 mila euro, infine, consentirà alla startup Hiro Robotics, terza classificata, di evolvere la propria tecnologia di disassemblaggio automatizzato a favore di ulteriori tipologie di rifiuti Raee ad alta complessità.